Ancora rifiuti abbandonati
nella strada al depuratore
Volontari del gruppo Los Limpiadores hanno ripetuto l’azione di pulizia della via al Depuratore. La strada sarebbe una bella oasi di verde ma purtroppo, la sua posizione defilata la espone alla costante azione degli incivili. Questa volta tra i rifiuti una portiera di automobile, un estintore, la cappa di un camino, pezzi vari di un divano, parti meccaniche e molti scarti edili. Vista la natura dei rifiuti i volontari hanno allertato la polizia municipale ambientale.
“Si invitano tutti i cittadini – affermano i volontari del gruppo – a collaborare con Aprica portando i rifiuti nella piattaforma ecologica di via Carpenella e a vigilare segnalando eventuali trasgressori”.
Dell’abbandono dei rifiuti si è parlato anche nel consiglio comunale di giovedi, con la risposta del sindaco Andrea Virgilio a un’interrogazione di Jane Alquati su ruolo delle Gev, guardie ecologiche volontarie: “Fino a poco tempo fa, le Gev avevano la possibilità di intervenire anche con potere di accertamento in caso di abbandono di rifiuti, in base a quanto previsto dalla normativa regionale. Tuttavia, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge 105/2023 (convertito nella Legge 137/2023), l’abbandono dei rifiuti non è più considerato una semplice infrazione amministrativa, ma viene ora trattato come un illecito penale.
Questo cambiamento comporta che, per quanto riguarda l’accertamento vero e proprio, la competenza passi alle forze dell’ordine e alla polizia giudiziaria. Di conseguenza, le Gev non possono più procedere direttamente con l’accertamento dell’illecito, ma continuano a svolgere un ruolo fondamentale di vigilanza, segnalazione e supporto, collaborando strettamente con le autorità competenti per garantire che ogni situazione venga presa in carico nel modo più efficace e tempestivo.
In merito alla possibilità di estendere i compiti delle Gev ad altri ambiti (come il controllo sulla conduzione di animali da compagnia o sul verde privato), sottolineo che la normativa regionale stabilisce con chiarezza che solo le Gev attive presso Comuni Capoluogo, Province, Comunità Montane o Parchi regionali possono ricevere ulteriori incarichi di accertamento. Non è dunque possibile, al momento, attribuire tali funzioni ai gruppi di volontari che operano nell’ambito di raggruppamenti di comuni, come nel caso del PLIS del Po e del Morbasco”.