Cronaca

Oasi felina, Pasquali: "Ora dovremo
capire come muoverci"

Foto Sessa

Dopo le polemiche sulla gara, andata deserta, per l’affidamento della gestione dell’oasi felina di via Brescia, il Comune fa il punto della situazione: “Il regolamento regionale prevede che a gestire le osi feline possano essere o il Comune direttamente oppure le associazioni di volontariato” spiega l’assessore al Benessere Animale, Simona Pasquali.

Questa clausola, di fatto, ha tagliato fuori “uno dei soggetti che aveva partecipato alla manifestazione di interesse e successivamente alla gara comparativa (la Lav, ndr), in quanto essendo un ente del terzo settore e non un’associazione di volontariato era escluso in partenza“.

Degli altri due soggetti che avevano partecipato alla manifestazione di interesse, “nessuno ha poi partecipato alla gara” evidenzia ancora l’assessore. Non è tutto: “Sulla piattaforma Sintel, nella quale chi partecipa può chiedere formalmente  delucidazioni rispetto al bando, non c’era nulla. Quindi noi non sapevamo quali fossero le motivazioni per cui non avevano preso parte alla gara. Quelle le abbiamo scoperte poi sui giornali”.

Il prossimo step, sarà quindi di competenza degli uffici tecnici, ai quali l’assessore ha chiesto “un approfondimento di istruttoria, per capire come muoverci, anche valutando le osservazioni che abbiamo scoperto solo sulla stampa, in quanto non sono mai arrivate formalmente”.

Per le associazioni, una delle motivazioni era legata ai costi, senza contare la burocrazia che comporta gestire una partita simile. “Mi rendo conto che gestire una struttura comunale, con tutte le regole che ci sono, possa sembrare piuttosto complicato”.

Dunque, una delle ipotesi potrebbe essere cambiare il bando, “Non lasceremo nulla di intentato” continua Pasquali. “Anche se ora i tempi si allungano. La struttura è pronta, e noi dobbiamo ancora trasferire  la colonia felina di via Bissolati, quindi dovremo andare più velocemente possibile, ma compatibilmente con quelle che sono le tempistiche della pubblica amministrazione”.

Un altro step potrà essere quello di consultare le associazioni stesse, “per capire cosa non abbia funzionato, e quindi capire meglio come procedere” conclude Pasquali.

Laura Bosio

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