Ponte in ferro, prolungato di un mese
divieto transito mezzi pesanti

Il divieto di transito sul ponte in ferro per i mezzi sopra le 7,5 tonnellate è stato prorogato per un altro mese. Le istituzioni piacentine l’hanno reso noto durante la riunione svoltasi lunedì mattina in prefettura, su richiesta del prefetto Antonio Giannelli, che ha voluto fare il punto della situazione.
Il provvedimento si rende necessario allo scopo di consentire l’ultimazione dei lavori sotto il ponte. Durante l’incontro, a cui hanno preso parte le istituzioni cremonesi, con il presidente della Provincia Roberto Mariani e gli assessori Santo Canale, Simona Pasquali e Luca Zanacchi, nonché il comandante della Polizia locale, Luca Iubini, il comandante della Polstrada Ettore Guidone, il comandante dei Vigili del fuoco, Michele Castore. Presenti, in video-collegamento, anche i referenti Prefettura e Provincia di Piacenza, nonché i rappresentanti di A.N.A.S. S.p.A.– Struttura territoriale Emilia Romagna. ma anche di Anas. Erano inoltre presenti i Sindaci dei Comuni di Castelvetro Piacentino (PC) e Monticelli d’Ongina (PC).
L’obiettivo dell’incontro era quello di comprendere come conciliare le diverse esigenze connesse ai lavori in corso sotto il ponte alla luce delle tempistiche previste.
A fronte della comunicazione da parte dell’Amministrazione Provinciale di Piacenza, per cui si prevede che tali lavori possano terminare entro la metà del prossimo mese di maggio, Anas, Ente proprietario della strada, ha confermato come il limite dei 30 km orari e la limitazione del transito a mezzi di massa superiori a 7,5 tonnellate (fatta eccezione per i bus del trasporto pubblico locale e i mezzi di soccorso) rappresentino le misure tecniche necessarie ad assicurare il transito in sicurezza e, per questo, da rispettare da parte dell’utenza.
Ciò avendo ben chiaro come gli attenti controlli delle Forze di Polizia dovranno essere conciliati con la necessità di assicurare le numerose e crescenti esigenze di sicurezza dei cittadini e dunque in grado di garantire il possibile rispetto di dette misure di salvaguardia.
Nella circostanza, infatti, è emersa l’impossibilità tecnica di installare dissuasori fissi, che, prospettati alla luce del principio di massima precauzione, avrebbero potuto essere posizionati in prossimità dei rispettivi accessi al ponte.
In questo contesto, considerata la natura storica dell’infrastruttura in questione, così qualificata dai rappresentanti di ANAS, nonché la significativa durata dei lavori che interesseranno complessivamente il ponte in futuro, è stata condivisa la necessità di definire validi percorsi alternativi, per il momento esclusivamente per i mezzi pesanti, e la programmazione di un’efficace attività di sensibilizzazione circa il rispetto da parte degli utenti della strada dei divieti imposti alla circolazione, in termini di limite di velocità (30 km/h) e di carico di portata del ponte (divieto di transito per i veicoli con massa superiore alle 7,5 tonnellate), in particolare in prossimità degli accessi autostradali a monte e a valle dei caselli di Cremona e Castelvetro Piacentino.
Tutti gli intervenuti si sono detti disponibili a esaminare con prontezza nella sede più opportuna eventuali elementi di novità che dovessero emergere.