Cronaca

Operazione Twistlock, sgominate
due organizzazioni criminali

Sono 45 le misure di custodia cautelare eseguite dalla Polizia di Stato nella mattinata di mercoledì, di cui 30 in carcere, 12 agli arresti domiciliari e 3 con obbligo di firma, nell’ambito della maxi operazione denominata Twistlock, che ha portato a sgominare due diverse associazioni per delinquere, dedite al traffico internazionale di droga e dotate di armi, capaci di gestire i propri affari affidandosi alle più avanzate tecnologie criptate di comunicazione.

Droga che arrivava, puntualmente, anche sul territorio cremonese, dove sono state effettuate appositi accertamenti.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Brescia e dal Servizio Centrale Operativo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di questa Procura, hanno portato a effettuare perquisizioni nei confronti di soggetti italiani, albanesi e nordafricani, nonché 8 misure in attesa di preventivo interrogatorio degli indagati, i quali, secondo quanto emerso nella fase delle indagini preliminari, sarebbero responsabili di traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica, dal Nordafrica e dall’Olanda.

Il primo gruppo criminale, secondo gli investigatori, avrebbe importato sostanze stupefacenti direttamente dai paesi produttori, nello specifico cocaina dalla Colombia – grazie all’intermediazione di una cittadina di quel Paese collegata con soggetti legati al “clan del golfo” – nonché hashish proveniente dal Marocco e fatto transitare dalla Spagna.

Del secondo gruppo farebbero parte soggetti legati da vincoli di parentela con gli esponenti delle note famiglie di ‘Ndrangheta Nirta e Strangio di San Luca oltre a cittadini albanesi.

Questa organizzazione avrebbe incentrato la gestione del traffico internazionale nella provincia di Brescia, in particolare nel Comune di Gussago, ove sarebbe stato creato un vero e proprio quartiere generale adibito anche a sito di stoccaggio della droga proveniente dall’estero e destinata alla distribuzione su tutto il territorio nazionale.

Lo stesso sodalizio sarebbe risultato in stretti rapporti con esponenti delle organizzazioni mafiose ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, Camorra, Stidda e Sacra Corona Unita, che avrebbero anche partecipato al sistema di distribuzione.

Sempre secondo quanto ricostruito durante le indagini, il gruppo faceva consegne in tutto il territorio nazionale, arrivando in località sottoposte al controllo di clan della criminalità organizzata, quali i clan napoletani “Contini” della Arenaccia e “Orlando – Polverino – Nuvoletta” di Marano di Napoli, i mandamenti mafiosi palermitani di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova e Partinico/San Giuseppe Jato, la famiglia mafiosa di Villaseta ad Agrigento ed infine i clan stiddari della provincia di Caltanissetta.

Nel corso delle indagini, avviate nel 2022 e che hanno riguardato complessivamente 87 indagati, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 19 soggetti e sono stati sequestrati circa 135 Kg di cocaina, 90 Kg di hashish e 3 Kg di marijuana nonché 2 pistole del tipo revolver calibro 45 con matricola abrasa. Nel complesso è stato contestato il traffico di circa 2.000 kg di cocaina, 1.500 kg di hashish e 700 kg di marijuana.

La droga, trasportata via mare e su gomma anche attraverso società compiacenti, è stata rinvenuta in abitazioni, autovetture, in un caso all’interno di una delle cisterne di un autoarticolato destinato al trasporto del latte ed in un’altra circostanza in una cava nella provincia di Lecce.

Nel mese di aprile 2023, è stata inoltre scoperta e sequestrata, nelle campagne della provincia di Reggio Calabria, una vera e propria raffineria clandestina per il taglio ed il confezionamento di cocaina, attività che veniva svolta da cittadini colombiani giunti appositamente e muniti di una ricetta dedicata per garantire la qualità della lavorazione della sostanza pura.

In quell’occasione, oltre arrestato in flagranza uno dei colombiani e un italiano, sono stati rinvenuti e sequestrati 34 kg circa di cocaina brancicata con i loghi “888”, “Cartier” e con l’icona di una zampa, 11 kg circa di sostanza da taglio, un grosso quantitativo di acetone, una pressa idraulica di grosse dimensioni, frullatori, un forno a microonde, bilance ed altre attrezzature adibite al trattamento della sostanza.

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