di imprese e politica
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“Alla vigilia della scadenza del termine – il 31 marzo – entro il quale le aziende avrebbero dovuto attivare obbligatoriamente la polizza catastrofale, ovvero l’assicurazione che protegge fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali, commerciali e terreni da danni causati da eventi come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni, è finalmente arrivata la proroga del Governo“. Lo dichiara il consigliere regionale Matteo Piloni che, insieme ai colleghi del Gruppo PD Lombardia, avevano presentato una interrogazione in Regione con l’obiettivo di sollecitare la giunta regionale ad attivarsi con il Governo.
“In un momento di grande difficoltà per le imprese, con extra costi derivanti dal caro energia che incidono sulla competitività a livello internazionale e la minaccia dei dazi Usa, crediamo non abbia senso appesantire le realtà produttive dei nostri territori con una polizza obbligatoria che è di fatto molto impegnativa a livello economico” sottolinea Piloni.
“La proroga del termine era quindi doverosa – conclude Piloni – per dare alle imprese la possibilità di essere adeguatamente formate e informate in modo da fare scelte consapevoli, valutando in tempi ragionevoli e sostenibili le offerte sul mercato di polizze conformi e i relativi costi, anche nel rispetto del principio mutualistico e della corretta gestione aziendale”.
Ma l’interrogazione presentata resta comunque utile in quanto “chiediamo inoltre alla Regione – aggiunge Piloni – se, alla luce dei recenti avvenimenti che hanno interessato i territori e i beni dei lombardi, abbia intenzione di farsi promotrice di un’iniziativa per la costituzione di un fondo rischi”.
“Accogliamo con favore la decisione del Consiglio dei ministri di prorogare l’obbligo di sottoscrizione delle polizze assicurative contro le calamità naturali per le piccole e medie imprese. È una scelta di buon senso, che recepisce le osservazioni che anche come Confcommercio avevamo avanzato nei giorni scorsi”, dichiara Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Provincia di Cremona.
“Ma questo è solo il primo passo. La portata del provvedimento è enorme, perché coinvolge milioni di imprese che devono potere valutare e scegliere coperture assicurative di particolare complessità. Sarà quindi necessario mettere in campo un tavolo di confronto e monitoraggio permanente e strutturato con la partecipazione delle associazioni di rappresentanza delle imprese e delle assicurazioni e dei Ministeri competenti”.
“Comprendiamo e condividiamo lo spirito della norma – dichiara Badioni, presidente di Confcommercio Provincia di Cremona – perché prevenzione e tutela sono valori fondamentali per il mondo delle imprese. Ma non possiamo ignorare che il regolamento attuativo è stato pubblicato solo a fine febbraio e che il portale IVASS, indispensabile per confrontare le offerte assicurative, non è ancora attivo. In queste condizioni è difficile, soprattutto per le piccole imprese, orientarsi con chiarezza e rapidità in una materia così delicata”.
“Le imprese chiedono regole chiare, strumenti accessibili e tempi compatibili con la vita quotidiana delle attività economiche. Solo attraverso un confronto strutturato e continuativo sarà possibile costruire un sistema che sia realmente efficace, sostenibile e vicino ai bisogni concreti del mondo produttivo”.
“Infine – conclude Badioni- come sistema Confcommercio, ci siamo già attivati per supportare concretamente le imprese: abbiamo sottoscritto una convenzione con una primaria agenzia assicurativa, riservata agli associati, per offrire condizioni vantaggiose. Inoltre, presso i nostri uffici di Crema e Cremona, il personale è a disposizione per accompagnare gli imprenditori in una scelta consapevole e coerente con le esigenze delle singole attività”.