Folla a Sant'Ilario per l'ultimo
saluto a Giovanni Costa
Figlio, marito, padre e professionista. Nell’omelia, a Cremona in una chiesa di Sant’Ilario che non è riuscita a contenere tutta la gente giunta stamattina per dare l’ultimo saluto al commercialista Giovanni Costa, scomparso improvvisamente sabato a 61 anni, il parroco don Irvano Maglia ha ricordato i suoi ruoli, la sua figura di “testimone del suo tempo. Una testimonianza che, come quella di tutti i defunti che sono vivi dentro di noi, dobbiamo portare avanti. Giovanni non ha vissuto invano – ha detto ancora don Maglia – ci ha solo preceduto”.
In chiesa, nei primi banchi la famiglia, poi i colleghi di cui aveva saputo guadarsi la stima, gli amici, anche quelli di militanza politica avendo svolto un ruolo significativo nella comunità della destra cremonese, contribuendo alla crescita di un movimento in cui credeva profondamente.
Ancora don Maglia: “Questo è il tempo in cui ci è chiesto di far silenzio nel cuore, silenzio interiore, perché parli Dio. Solo il Signore può trovare le vie per parlare del cuore e dare un senso. La vita di Giovanni, come in tutti questi eventi, si spezza ad una età in cui si può dare ancora molto. Potremmo domandarci realmente perché Giovanni, in 61 anni, si è trovato a chiudere la sua vita. La risposta è nella fede. Cosa rimane di Giovanni? Certamente il ricordo, ma il ricordo non basta per colmare il vuoto che egli lascia. Di Giovanni dobbiamo ricordare la testimonianza”.
Sb