Pestaggio a La Ciocco. Anche
il maggiorenne resta in carcere

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Resta in carcere anche il 19enne residente in un paese del cremonese, quarto arrestato, insieme a tre 17enni, per il pestaggio a Filippo, 36 anni, barman a La Ciocco, preso a calci e pugni e ferito al volto con un bicchiere di vetro la notte dello scorso 23 febbraio. Lo ha deciso il gip del tribunale di Cremona che ha sciolto la riserva sull’ultimo interrogato, decidendo per il mantenimento della custodia cautelare in carcere a Cremona.
In cella al minorile Beccaria di Milano ci sono invece i tre minori, per i quali il giudice del tribunale competente di Brescia aveva già deciso venerdì. Il magistrato ha parlato di racconto non genuino e contraddittorio dei 17enni che, tranne uno, hanno negato la loro partecipazione all’aggressione. Nell’ordinanza, il giudice ha sottolineato l’assenza di una presa di coscienza della gravità del loro comportamento e la natura violenta del reato commesso.
I quattro, due romeni e due italiani, insieme ad un quinto indagato, un 17enne residente a Cremona, quest’ultimo solo denunciato, devono rispondere in concorso di lesioni personali aggravate dai futili motivi.
Verso le tre di notte, quando il locale stava per chiudere, i cinque ragazzi, da piazza della Pace si erano diretti verso piazza Stradivari. L’occhio della telecamera aveva inquadrato uno dei 17enni, quello residente a Cremona, con una bottiglia in mano e il 19enne con un bicchiere da cocktail. Il gruppo aveva forzato la porta automatica dell’Unicredit ed era entrato nello sportello bancomat. Poi l’arrivo a La Ciocco.
Uno di loro aveva infastidito un avventore. Gli aveva chiesto una sigaretta, lo aveva insultato e poi gli aveva lanciato addosso la birra. A quel punto il barman era uscito e aveva chiesto ai ragazzi di andarsene. Filippo era stato colpito alla testa con il bicchiere e poi preso a pugni e calci, anche quando era a terra. Qualcuno aveva infierito sul volto con il bicchiere. Infine la fuga verso piazza Stradivari.
Sara Pizzorni