Cronaca

Nonostante la condanna, continua
a perseguitarla. Torna in carcere

Sabato 15 marzo gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Cremona hanno eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di Murat, un cittadino turco di 52 anni accusato di stalking e diffusione di materiale sessualmente esplicito nei confronti della sua ex compagna, una 34enne cremonese. 

Per questi reati, lo scorso 18 luglio, dopo aver trascorso cinque mesi in carcere, l’uomo era stato condannato a due anni di reclusione. Il giudice aveva sospeso la pena solo a condizione che l’uomo risarcisse la vittima, che nel procedimento era parte civile, con la somma di 25.000 euro entro 6 mesi. In caso contrario, a condanna definitiva, sarebbe tornato in carcere.

Liberato dopo la sentenza, il 52enne ha ripreso imperterrito a perseguitare la sua vittima, terrorizzata dopo aver sentito in udienza che sarebbe stato scarcerato. Il 52enne ha continuato a contattare la ragazza insistentemente e quotidianamente, minacciandola ed insultandola, e ad inviare a parenti e amici più stretti della ex fidanzata decine di richieste di amicizia da svariati profili Instagram “riferibili” alla stessa, arrivando a pubblicare foto e video che ritraevano la donna nuda o in atteggiamenti intimi e sessualmente espliciti, spesso accompagnati da frasi gravemente denigratorie.

Nonostante i continui tentativi di bloccare i contatti da ogni social e da ogni numero di telefono, l’uomo ha continuato a creare falsi profili e nuove utenze, tornando per l’ennesima volta a terrorizzare la ragazza, sottoposta ad un grave stato di ansia e avvilimento e annientata psicologicamente.

La donna non ha potuto far altro che rivolgersi ancora una volta agli investigatori della Squadra Mobile, formalizzando querela negli uffici della Questura. Gli agenti, che sono rimasti quotidianamente in contatto con la ragazza, hanno acquisito tutti gli elementi utili alle indagini e poi trasmesso l’informativa al sostituto procuratore Giannangelo Maria Fagnani, che ha curato l’indagine sotto la supervisione del procuratore Silvio Bonfigli.

Alla luce dei gravi riscontri ottenuti, il gip di Cremona ha disposto il ritorno in carcere per lo straniero, apparentemente privo di un domicilio conosciuto. Dopo giorni di ricerche, il 52enne è stato rintracciato in un appartamento del centro cittadino di Bergamo dagli operatori della Squadra Mobile di Cremona, in collaborazione con i colleghi della Mobile di Bergamo.

Il provvedimento è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti; pertanto, in attesa della definitività del giudizio. L’attenzione della polizia sui reati in materia di violenza di genere è massima, sia in ambito amministrativo, con l’emissione delle misure di prevenzione dell’Ammonimento del questore, che in ambito investigativo.

Sara Pizzorni

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