Politica

Fondi Tamoil, Pizzetti: "Minoranze
coinvolte. O non vi sta bene?"

Nel botta e risposta sulla data in cui si sarebbe parlato – tra i capigruppo consigliari riuniti in Ufficio di Presidenza – del risarcimento Tamoil al Comune, arriva la replica di Luciano Pizzetti alle dichiarazioni odierne di Alessandro Portesani.

“Come ho già ricordato fino alla noia – chiarisce il presidente del Consiglio Comunale – l’Ufficio di Presidenza in cui si è discusso del cambio di delibera sul soggetto istruttore delle risorse Tamoil è stato il 17 Dicembre 2024, alle ore 17,30. Non il 28 Ottobre. Il tutto è avvenuto nei termini che ho già più volte descritto. Aggiungo che il consigliere Portesani si disse d’accordo sull’impostazione ma che sulla destinazione avrebbe dovuto consultare la propria coalizione. Cosa naturale e comunque non all’odg. Del come, si sarebbe infatti discusso successivamente, a valle proprio della nuova Delibera”.

Non si sarebbe potuto fare diversamente, afferma l’ex parlamentare, in quanto l’Ufficio di Presidenza non può allocare le risorse senza una Delibera consiliare che lo autorizzi. “Per inciso, altra perla mal riposta dal Consigliere, la nuova Delibera contiene inequivocabilmente la destinazione ambientale al pari della vecchia. Perché mai nessuno ha messo in discussione tale finalità. Al termine del confronto, con larghissimo assenso compreso il suo, si è proceduto ad indicare alla Giunta di procedere al cambio della Delibera.

“Ha cambiato opinione? Ci sta. Ma solo di ciò si tratta. I capigruppo ben sanno che l’Ufficio di Presidenza è un organo di confronto e di condivisione che non vede un ordine del giorno definito nel dettaglio. Precede e accompagna il Consiglio comunale, discute sul come impostarne i lavori e su temi d’indirizzo politico relativi all’azione amministrativa. Ad esempio sicurezza, nuovo ospedale e altri temi che ho sottoposto all’Ufficio di Presidenza. Salvo che non si riunisca in forma di Commissione consiliare, come sarà il 26 marzo, in tal caso su un ben definito odg”.

Per quanto riguarda i prossimi  passaggi per decidere come utilizzare quei 2.4 milioni, dunque, il 26 Marzo l’Ufficio di Presidenza si terrà in doppia modalità. La prima, appunto come momento di confronto tra i capigruppo e la seconda come Commissione consiliare, avente all’odg l’approvazione della nuova delibera.

“La proposta della nuova Delibera muoveva proprio dall’idea di coinvolgere tutti i gruppi consiliari, in particolare quelli di minoranza, nella concretizzazione delle risorse – la conclusione di Pizzetti -.  Visto che la maggioranza i propri canali li ha per ovvia collocazione democraticamente assegnatale dagli elettori. Per quale santa ragione si sarebbe dovuto procedere a coinvolgere l’opposizione contro la volontà dell’opposizione medesima? Mistero. Se l’opposizione fosse stata contraria va da sé che non avremmo proceduto. Non puoi costruire una casa se mancano le fondamenta. Sarebbe bastato che il 17 dicembre Portesani e qualche altro suo collega dicessero NO e tutto si sarebbe fermato. E immaginato una differente Delibera. Invece quel NO non si è proprio sentito”.

L’ultima parte dell’intervento di Pizzetti è una replica alle accuse di partigianeria politica, che sarebbe inappropriata al ruolo di presidente del consiglio: “La verità è che per necessità di manovra politicante Portesani diventa ballerino sul palco delle Istituzioni. Del resto il mio sforzo di valorizzare tutto il Consiglio comunale, con una particolare attenzione alle opposizioni, è certificato dagli atti.

“L’ultimo è proprio la convocazione dell’incontro di ieri sulla vicenda SAAP, per nulla dovuto. O la indicazione di un autorevole rappresentante di minoranza a presiedere il gruppo di lavoro per la riforma del Regolamento e dello Statuto consiliari. Lo attestano finanche dichiarazioni dello stesso Portesani, in veste rilassata e non belligerante (è accaduto persino questo). Ma, si sa, le fasi umane cambiano, al pari di quelle lunari”.

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