Monteverdi Festival 2025: biglietti
in vendita dal 20 marzo
Due nuove produzioni, una prima esecuzione mondiale, concerti, incontri e lezioni aperte, per con più di trenta appuntamenti in cartellone: al teatro Ponchielli di Cremona dal 13 al 29 giugno torna il Monteverdi Festival, che nel 2025 arriva alla sua 42esima edizione.
La città che ha dato i natali a Claudio Monteverdi omaggerà il padre dell’opera lirica ospitando grandi stelle della scena musicale internazionale, come Cecilia Bartoli, Davide Livermore, Jordi Savall, Christophe Rousset, Ottavio Dantone, i Tallis Scholars e Maayan Licht.
Culla anche della liuteria, riconosciuta insieme alla pratica del canto lirico italiano come Patrimonio Immateriale dell’UNESCO, Cremona si conferma un centro vitale per il mondo della musica, accogliendo appassionati da tutto il mondo.
Ad aprire il festival, venerdì 13 e sabato 14 giugno, “Il ritorno di Ulisse in Patria”, l’opera considerata tra le più commoventi di Monteverdi, che torna a Cremona con un nuovo allestimento firmato da Davide Livermore, che oltre ai panni di regista torna eccezionalmente anche nelle vesti di tenore, interpretando il parassita Iro.
Un cast ricchissimo, che vede tra gli altri Mauro Borgioni nei panni di Ulisse e Margherita Sala nel ruolo di Penelope.
Tutti i concerti in programma offrono un’ampia panoramica sulle diverse anime della musica del Seicento e del Barocco, come la prima esecuzione mondiale della nuova edizione critica del Requiem di Giovanni Pierluigi da Palestrina, in occasione dei 500 anni dalla nascita del compositore, con i “Tallis Scholars” diretti da Peter Phillips, il 26 giugno alla Chiesa di San Marcellino; nello stesso edificio sacro cremonese il 21 giugno è proposto anche “Venezia salva”, concerto che esplora l’arte musicale veneziana con Michele Pasotti e “La Fonte Musica”.
Straordinario, inoltre, l’appuntamento con il sopranista israeliano Maayan Licht, che propone arie di Monteverdi, Scarlatti, Haendel e Vivaldi insieme all’“Accademia Bizantina” diretta da Ottavio Dantone, il 15 giugno all’Auditorium “G. Arvedi” nel Museo del Violino.
Non poteva poi mancare in cartellone un’opera di Francesco Cavalli, fra le principali novità di questa edizione: Antonio Greco, Direttore principale del festival, dirige la nuova produzione di Ercole Amante, che ha la regia del “Premio Abbiati” 2024 Andrea Bernard.
Ad affiancare un cast di 15 interpreti, ci sarà anche il “Coro e Orchestra del Monteverdi Festival – Cremona Antiqua”.
Anche la spiritualità è al centro della manifestazione cremonese. Tra le speciali anteprime del festival, sabato 7 giugno alla Chiesa di San Marcellino viene presentato il monumentale Vespro della Beata Vergine di Monteverdi, diretto dalla star del barocco Jordi Savall, alla guida di “La Capella Reial de Catalunya” e “Le Concert des Nations”.
Icona del panorama musicale internazionale, Cecilia Bartoli torna per il secondo anno consecutivo a Cremona: protagonista di un altro appuntamento che anticipa il festival, mercoledì 11 giugno sul palco del Teatro Ponchielli il celebre mezzosoprano interpreta il poeta-cantore mitologico dell’opera Orfeo ed Euridice di Gluck, proposta in forma di concerto nella versione di Parma del 1769.
Il complesso rapporto fra maestro e allievo viene poi approfondito nel concerto “Monteverdi e Cavalli: due veneziani a Napoli”, che indaga i legami musicali tra i due colossi del Barocco e l’ambiente napoletano, con Christophe Rousset alla guida de “Les Talens Lyriques” (28 giugno); oltre che nell’incontro con Stéphane Fuget e il suo ensemble “Les Épopées”, che mette in luce l’influenza di Monteverdi sui compositori della generazione successiva (22 giugno).
Per più di due settimane nei luoghi simbolici di Cremona si riscopre la modernità di un linguaggio che è sempre vivo, anche con convegni di approfondimento sul tema che fanno parte delle “Monteverdi Incursioni”, come l’incontro “Il canto del Divin Claudio”, curato dal Comitato per la Salvaguardia del Canto Lirico Italiano. Si riconferma, inoltre, il “Monteverdi Dappertutto”, che porta la musica del genio cremonese alla Casa di cura Ancelle della Carità, alla Casa circondariale e al CRIT (Cremona Information Technology); e la “Monteverdi Academy”, residenza formativa dedicata ai più giovani.
Il Monteverdi Festival è reso possibile grazie al supporto di Ministero della Cultura, Regione Lombardia e Comune di Cremona, che incarnano e propongono la strada di una sinergia virtuosa tra risorse pubbliche e private, tracciando la direzione per un festival simbolo di eccellenza, innovazione culturale e motore di sviluppo nel campo della produzione musicale italiana.
I biglietti in vendita presso la biglietteria del teatro Ponchielli a partire da giovedì 20 marzo negli di apertura e online sul circuito vivaticket.
Qui il programma completo del Monteverdi Festival: Programma Monteverdi Festival 2025