il Ponchielli di Cremona
il Ponchielli di Cremona
76 giovani NEET emersi, 10 luoghi formali e informali mappati, 50 giovani accompagnati alla ricerca attiva del lavoro. Sono solo alcuni dei risultati di Cremona Include, progetto del Comune di Cremona e di Mestieri Lombardia – Unità Organizzativa di Cremona, per ridurre progressivamente il fenomeno dei NEET, ragazzi e ragazze dai 14 ai 35 anni che non lavorano e non partecipano a percorsi scolastici o formativi. Un’iniziativa inserita nel bando LINK! Connettiamo i giovani al futuro, promosso da ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, e cofinanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale a valere sul Fondo per le Politiche Giovanili 2020-2021.
“Ho fatto cinque anni di superiori, ma non la maturità. Facevo fatica ad uscire di casa. Poi l’esperienza in questo progetto mi ha aiutato a sbloccarmi”, è la testimonianza di Alessandro, 24 anni, prima tirocinante e ora assunto con contratto a tempo indeterminato in un negozio. “Sono contento di aver aderito al progetto – ha detto Roberto, imprenditore nel campo delle apparecchiature elettroniche – Mi ha consentito di conoscere ed investire nella formazione di un giovane appassionato, di entrare in contatto con un nuovo approccio al lavoro e di rafforzare una nostra linea di business”. “Partiamo dal lavoro – la dichiarazione di Sara, educatrice che ha partecipato a Cremona Include – per approfondire con i giovani competenze, paure e obiettivi. Ogni ragazzo o ragazza è a sé, ma tanti sono accomunati dalla voglia di provarci. In questo, la rete è fondamentale affinché i progetti siano continuativi e a lungo termine”.
Il fenomeno dei NEET, a livello nazionale, è in forte aumento e coinvolge un target molto eterogeneo, ci sono giovani che si perdono al termine di percorsi di studio anche molto qualificati e chi invece abbandona la scuola precocemente, non assolvendo all’obbligo formativo. C’è chi cerca lavoro senza successo e chi invece, troppo “scoraggiato”, interrompe la ricerca. Da qui l’importanza di costruire progetti di ”ripartenza” pensati con i giovani e realizzati sulle reali esigenze e le potenzialità dalle ragazze e dei ragazzi a rischio di esclusione sociale.
All’interno del progetto Cremona Include, Comune di Cremona e Mestieri Lombardia hanno lavorato insieme su prevenzione, emersione, intercettazione e attivazione dei giovani, attraverso percorsi personalizzati e condivisi con i ragazzi, interventi nelle scuole e nei luoghi informali, percorsi di orientamento scolastico e lavorativo, tirocini e inserimenti lavorativi, esperienze di cittadinanza attiva come il Servizio Civile Universale, individuazione di hub di comunità e campagne mirate di comunicazione. Il progetto, inoltre, ha consentito di istituire un tavolo permanente sui NEET e di rafforzare la rete territoriale coinvolgendo, oltre a giovani e famiglie, anche scuole, cooperative, imprese, istituzioni e realtà del territorio che si rivolgono ai giovani. Il Comune di Cremona in qualità di soggetto capofila ha visto il coinvolgimento di tre settori dell’amministrazione comunale che hanno lavorato in sinergia in questi 18 mesi di progettualità: il Settore Politiche Sociali, il Servizio Progetti e Risorse, il Servizio Informagiovani, Orientamento Scuola, Università, Sviluppo lavoro, ognuno titolare di specifici interventi ed azioni.
L’efficacia di questo progetto è stata quella di creare per i giovani percorsi altamente personalizzati, quasi come un vestito realizzato su misura. La rete dei partner si è dimostrata fondamentale non soltanto per il contributo in termini di confronto e supporto, ma soprattutto per la sensibilità dimostrata al tema e l’accoglienza fattiva rivolta ai giovani, costruendo un modello di lavoro continuativo, in grado di alimentarsi anche oltre il termine del progetto”, dichiara Marina Della Giovanna, assessora alle Politiche Sociali e Fragilità, che aggiunge: “Tra i significativi risultati di questo progetto, che ha contribuito ad alimentare anche il tavolo permanente del Piano di Zona sui giovani, si rilevano senza dubbio le grandi potenzialità della rete di attori territoriali che si é venuta a creare. Pertanto, indipendentemente dalla sua conclusione formale, lavoreremo per non disperdere il valore aggiunto di queste connessioni”.
“Percorsi di crescita, formazione, avvio al lavoro – commentano da Mestieri Lombardia – sede di Cremona – hanno dato a molti giovani l’opportunità di costruire o ricostruire il proprio futuro, attraverso un sistema che ha creduto in loro e ha scommesso sulle loro potenzialità. L’impegno condiviso ha creato un solido tessuto di collaborazione pubblico/privato che non si esaurirà con la conclusione del progetto e continuerà a generare opportunità e a promuovere la crescita personale e professionale dei ragazzi anche in futuro. Questo progetto ha dimostrato che i giovani, anche quelli che vivono situazioni di fragilità, possono fare molto. È fondamentale fornire loro le occasioni per dimostrarlo, poiché con il giusto supporto e le giuste opportunità, possono raggiungere traguardi significativi: non esistono giovani inoccupabili. I servizi al lavoro e l’accompagnamento educativo hanno giocato un ruolo cruciale in questo processo, facilitando l’incontro tra le esigenze delle aziende e le aspirazioni dei giovani, creando così un circolo virtuoso di crescita e sviluppo per l’intera comunità”.