il Ponchielli di Cremona
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Martedì mattina, al tribunale per i minori di Brescia, verranno sentiti i tre giovanissimi arrestati per l’aggressione al barista della Ciocco, finiti in manette sabato mattina, insieme a un maggiorenne. Durante l’interrogatorio i ragazzi potranno fornire la propria versione dei fatti davanti al giudice per le indagini preliminari. Oltre a loro c’è anche un quinto ragazzo coinvolto, che per ora è solo stato denunciato. I fatti risalgono a un sabato notte della seconda metà di febbraio, quando il gruppetto di giovanissimi si è trovato faccia a faccia con il barista, ed è scattata la violenza. Secondo quanto raccontato dalla vittima i cinque lo avrebbero colpito l’uomo facendolo cadere a terra, per poi accanirsi su di lui. Gli arresti sono arrivati dopo una lunga ed articolata indagine da parte dei Carabinieri di Cremona.
Intanto, dopo l’arresto dei quattro aggressori del barista della Ciocco, interviene anche il presidente della Provincia Roberto Mariani. “Desidero esprimere un sentito ringraziamento al Prefetto, alla Procura, alla Questura e a tutte le forze dell’ordine per l’importante risultato raggiunto con l’individuazione e l’arresto dei responsabili dell’aggressione avvenuta in piazza Roma. Un lavoro investigativo puntuale e coordinato, che dimostra come la collaborazione tra istituzioni e operatori della sicurezza sia lo strumento più efficace per garantire legalità e tutela dei cittadini” dice il numero uno dell’ente di Corso Vittorio Emanuele.
Mariani prosegue: “La sicurezza non può essere lasciata all’improvvisazione o alla giustizia fai da te. Il compito di intervenire spetta alle autorità competenti, con strumenti adeguati. Ogni deviazione da questo principio rischia di alimentare tensioni e derive pericolose. Nel nostro territorio stiamo affrontando fenomeni nuovi, che richiedono risposte complesse: controllo del territorio, certo, ma anche prevenzione, educazione, vicinanza alle comunità. È in questa direzione che dobbiamo proseguire, facendo squadra e rafforzando la rete istituzionale che ogni giorno lavora per il bene collettivo. Siamo vicini a chi ha subito questa violenza e ribadiamo con forza che il nostro territorio non può essere terreno fertile per intimidazioni o comportamenti aggressivi. Continuiamo a costruire una Provincia coesa, dove il senso civico, il rispetto delle regole e la solidarietà siano i veri strumenti di convivenza”.