replica a Virgilio
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La Polizia di Stato emette il primo ordine di allontanamento dalle cosiddette “zone rosse” di Cremona.
Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, nel pomeriggio di venerdì, gli agenti hanno monitorato diversi esercizi commerciali presenti in città, alcuni dei quali teatro di episodi criminosi nelle ultime settimane: per quattro di queste attività sono stati avviati gli accertamenti necessari all’eventuale contestazione di illeciti.
Equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con il prezioso ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia di Milano, hanno quindi controllato le nuove “zone rosse”, recentemente introdotte nel Regolamento del Comune di Cremona: in questi luoghi, d’ora in poi, le condotte che non costituiscono reato ma arrecano comunque disturbo o pericolo alle persone, potranno essere sanzionate con l’ordine di allontanamento.
Nell’ambito dell’attività di controllo è stato emesso il primo ordine di allontanamento nei confronti di un uomo che, alla richiesta degli operatori di esibire il documento d’identità, ha dato in escandescenze, mettendo in pericolo le persone che tranquillamente stavano attendendo l’arrivo del mezzo pubblico nella piazza delle Tranvie.
Al soggetto, prontamente bloccato dagli agenti e accompagnato in Questura, oltre ad una sanzione amministrativa di 100 euro, è stato notificato l’ordine di allontanamento dalla Piazza delle Tranvie, per le successive 48 ore. Pertanto, se dovesse essere rintracciato da qualsiasi Forza dell’Ordine in quello stesso luogo nell’arco temporale specificato, scatterebbe una seconda sanzione pari al doppio della prima irrogata e, se dovesse di nuovo mettere in atto condotte moleste, potrà essere adottata dal Questore di Cremona la misura di prevenzione del Divieto di accesso a specifiche aree urbane, c.d. “D.A.C.UR.”, per un lasso di tempo che va da 1 e 2 anni, la cui eventuale violazione è punita con l’arresto.
Continua l’impegno costante della Polizia di Stato nel fornire risposte immediate alla cittadinanza, non solo nella repressione dei reati ma anche nella prevenzione di tutti i comportamenti che impediscono di vivere in libertà e serenità lo spazio pubblico.