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Dal 26 al 28 marzo, 500 studenti delle scuole superiori di Cremona, Crema e Casalmaggiore parteciperanno al Viaggio della Memoria 2025, un’esperienza intensa e formativa che li porterà nei campi di concentramento di Mauthausen e Gusen, luoghi simbolo della brutalità del sistema concentrazionario nazista. Il progetto coinvolge 14 scuole, con la partecipazione di circa 50 insegnanti e l’organizzazione di 11 pullman.
Mauthausen, in Austria, fu istituito inizialmente come campo per oppositori politici, ma divenne ben presto un centro di sterminio attraverso il lavoro forzato. A spiegare la tragica unicità di questo campo è Ilde Bottoli, coordinatrice del Viaggio della Memoria: “Visiteremo quello che è considerato il peggior lager del sistema concentrazionario tedesco. Un campo nato con lo scopo di eliminare i prigionieri tramite il lavoro forzato. Esiste un decreto delle SS che lo classifica in questo modo: lo sfruttamento del lavoro schiavile prima per le cave di granito destinate ai monumenti del Terzo Reich, che per fortuna non si realizzarono mai, e poi per l’industria bellica. Il trattamento riservato ai prigionieri, in particolare a quelli sovietici ed ebrei, era di una crudeltà estrema”.
Più di 8.000 italiani furono deportati a Mauthausen, tra cui 38 cremonesi, i cui nomi saranno letti dagli studenti in un momento solenne di commemorazione: “Un altro dato significativo riguarda i 7.000 deportati spagnoli – prosegue Bottoli – rifugiati in Francia dopo la guerra civile e consegnati ai nazisti dal governo francese. Il loro dramma è testimoniato dalle fotografie di Francisco Boix, un fotografo catalano deportato a Mauthausen. Lui era nell’ufficio del registro per l’immatricolazione di Mauthausen ed è riuscito a portare in salvo migliaia di foto scattate dalle stesse SS, oltre che da lui al momento della liberazione”.
L’iniziativa è parte di un percorso di formazione che ha coinvolto negli anni migliaia di studenti della provincia, consolidando un forte legame tra scuole, istituzioni e associazioni. Il presidente della Provincia, Roberto Mariani, e il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio, accompagneranno il gruppo, sottolineando l’importanza della partecipazione istituzionale in un’iniziativa di valore storico e educativo.
La dirigente Simona Piperno sottolinea l’importanza di questa esperienza per le giovani generazioni: “Noi ci crediamo tantissimo e investiamo molte energie e risorse per realizzare un viaggio che sia rappresentativo dell’intero territorio, abbracciando tutta la provincia, dal Casalasco al Cremasco. La partecipazione numerica dimostra il grande interesse degli studenti: migliaia di ragazzi hanno seguito gli eventi di preparazione e più di 500 studenti prenderanno parte al viaggio. In un periodo di difficoltà economiche e sociali, non era affatto scontato ottenere un’adesione così ampia. Questo dimostra quanto sia forte la volontà di costruire consapevolezza storica. Le testimonianze dirette dei sopravvissuti, purtroppo, sono destinate a diminuire nel tempo. Il nostro obiettivo è creare un passaggio di testimone, affinché i ragazzi diventino portavoce della memoria, mantenendo vivo il ricordo e trasformandolo in una lezione per il futuro. Vogliamo che siano loro l’anello di congiunzione tra passato, presente e futuro”.
Il viaggio, come ogni anno, si inserisce in un percorso di avvicinamento, che ha visto una grande partecipazione non solo per l’interesse verso la meta, ma anche per le attività di preparazione. dal 20 marzo al 7 aprile il Salone degli Alabardieri di Palazzo Comunale ospiterà una mostra con i lavori dei ragazzi delle scuole, incentrata sui temi della deportazione e della memoria storica. Anche quest’anno il viaggio non sarà solo l’esperienza dei tre giorni, ma un impegno collettivo per mantenere viva la memoria.
Cristina Coppola