Referendum, Cgil: "Anche a Cremona
parte campagna per i 5 sì"

Con un’assemblea partecipata da circa 400 tra lavoratori, lavoratrici, pensionati e pensionate, oltre alla presenza di numerose associazioni e forze politiche, ha preso ufficialmente il via anche a Cremona la campagna referendaria della Cgil. Un momento di confronto e mobilitazione per rimettere al centro del dibattito pubblico i diritti sul lavoro e la cittadinanza.
“La stagione dei referendum rappresenta un’opportunità storica per cambiare il volto del Paese” ha dichiarato Elena Curci, segretaria generale per Cremona. “Vogliamo che si volti pagina, vogliamo riportare il lavoro al centro delle politiche pubbliche, mentre la cittadinanza continua a essere un sogno negato per troppe generazioni”.
“Negli ultimi vent’anni, politiche sbagliate hanno portato a un deterioramento progressivo delle condizioni di vita e di lavoro” prosegue Curci. “L’Italia è segnata da precarietà diffusa, salari troppo bassi e un numero inaccettabile di morti sul lavoro e di infortuni anche gravissimi . È ora di cambiare”.
La mobilitazione referendaria si inserisce nel solco della piattaforma La Via Maestra – Insieme per la Costituzione, promossa con il sostegno di molte realtà associative del territorio, tra cui Acli, Anpi, Arci, Auser, Libera, Associazione XXV Aprile, Stati Generali Clima Ambiente e Salute, Associazione Sinistra Futura, Legambiente e il Comitato per la Democrazia Costituzionale.
“Anche il mondo politico sta iniziando a dare il proprio sostegno: hanno già aderito Alleanza Verdi Sinistra e Rifondazione Comunista e il Movimento 5 Stelle, e altre forze politiche stanno valutando la propria partecipazione” fa sapere il sindacato. “L’obiettivo è costruire un fronte largo di opposizione sociale e politica alle scelte del Governo Meloni, parlando di temi concreti che riguardano la vita delle persone e restituendo fiducia a chi si è allontanato dall’impegno politico e dal diritto di voto”.
“Votare 5 SÌ ai referendum significa fermare la precarietà, stabilizzare il lavoro e garantire un futuro di diritti e sicurezza per tutte e tutti. Basta andare a votare 5 sì perché il giorno dopo il cambiamento diventi realtà.” ha aggiunto Curci.
Durante l’incontro si è discusso anche della costruzione dei Comitati territoriali, che avranno il compito di diffondere i contenuti dei cinque quesiti referendari. A oggi, sono già attivi quattro comitati locali a Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina, ma la rete si estenderà a tutti i Comuni della provincia e ai luoghi di lavoro, coinvolgendo direttamente lavoratori e lavoratrici.
La giornata si è conclusa con l’intervento del segretario confederale della Cgil nazionale, Gino Giove. “I referendum rappresentano una grande occasione di partecipazione democratica” ha evidenziato. “Con i referendum abrogativi chiediamo di cancellare quelle leggi che hanno reso le persone ricattabili, non solo sul lavoro, rendendole perciò meno libere. Con la vittoria dei cinque sì, dal giorno dopo il voto milioni di persone avranno più diritti, più tutele, per un lavoro sicuro, per vedersi riconosciuta la dignità, per essere pienamente cittadini e cittadine”.