via alla stagione 2025
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Una scenografia semplice quanto piena di dettagli: una libreria piena di vinili, una bicicletta, qualche strumento e una scrivania. In un teatro Ponchielli gremito la tappa cremonese di “Radio Linetti“, spettacolo di Pasquale Di Molfetta, in arte Linus, conduttore radiofonico di Radio Deejay. Due ore di racconti, improvvisazione, aneddoti e ovviamente tanta musica. Assieme allo speaker, l’autore e collega Matteo Curti, che ha accompagnato, facendo anche da spalla comica, il conduttore nativo di Foligno.
Durante la serata, grandi protagonisti sono stati la storia della musica, intrecciata con il vissuto di Linus: dai primi strumenti musicali, come la tromba, scoperti grazie al padre, passando per l’ascolto di dischi e vinili con la sorella e i fratelli. A fare da colonna sonora e parte integrante del racconto, i Beatles, Morandi ma anche i Duran Duran e tanti altri. Il pubblico è stato parte attiva dello spettacolo cantando, rispondendo a domande e, nel gran finale, spazio alla danza sulle note di “Buonanotte Fiorellino” di Francesco De Gregori.
Linus ha raccontato, prima dello spettacolo, anche del legame con Cremona: “Nel 1981 collaboravo con Radio Music Boy una radio locale di Via Dante. Ho ritrovato la polaroid sbiadita e l’ho postata sui miei social. Ci sono luoghi e città nella vita delle persone che ricorrono spesso in modo involontario, Cremona è una di queste. E’ cominciato tutto a cavallo degli anni “80 quando per tre o quattro anni, sistematicamente ogni lunedì, da Milano venivo qui nonostante la nebbia (ride ndr) . Facevo il programma dal vivo, portavo nastri nuovi e vecchi, una routine divertente. Poi questa cosa è finita, sono tornato in zona girando per i vari locali del tempo e successivamente, quando ho iniziato a correre, per la maratonina. Ma non è finita qui, i miei due cani arrivano da allevamenti nei pressi di Cremona”.
Sulla nascita e l’idea di “Radio Linetti” Linus ringrazia Bruce Springsteen: “Sono famoso per raccontare i fatti miei, a volte in maniera artefatta, a volte no. Quindi da una parte c’era la voglia di raccontare il vissuto mio e della radio, che quest’anno compie 50 anni. Dall’altra era una idea che avevo da tempo ma che non riuscivo a mettere in pratica. Il primo input me l’ha dato involontariamente Bruce Springsteen: quattro o cinque anni fa, ha fatto per un paio di mesi un residence in un teatro di Broadway tutte le sere. Io l’ho visto e mi sono detto ‘potrei farlo anche io’, lui però ad un certo punto dello spettacolo prendeva in mano la chitarra e cantava, mi sono detto ‘ok, non lo potrei fare’. Successivamente con il Covid e in piena quarantena, ho riscoperto la passione per i vinili e ho messo insieme le due cose e così è nata l’idea dello spettacolo”.
I dischi sono parte della scenografia di “Radio Linetti” e la musica è protagonista spiega Linus: “Quelli sono solo alcuni dei vinili che ho a casa, ne ho selezionati 100 rappresentativi dandomi come unica regola di sceglierne solo uno per artista. Con alcuni di questi lavori ci sono legato personalmente, con altri conosco aneddoti importanti che racconto durante lo spettacolo”.
Lorenzo Scaratti
Fotogallery Francesco Sessa