Cronaca

Disastro ferroviario di Pioltello
Attesa per il verdetto

E’ attesa per domani, a sette anni di distanza dall’incidente ferroviario, avvenuto il 25 gennaio 2018, la prima sentenza del processo relativo al disastro di Pioltello. Nel deragliamento del treno regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi morirono tre persone: Ida Milesi, 61enne di Caravaggio, dirigente medico e chirurgo all’Istituto “Carlo Besta” di Milano, Alessandra Giuseppina Pirri, 39 anni, impiegata di Capralba, e Pierangela Tadini, 51 anni, anche lei, come Ida, di Caravaggio. Oltre 200 i feriti.

Le accuse contestate a dirigenti, dipendenti e tecnici di Rfi sono di disastro ferroviario colposo, omicidio e lesioni colpose e omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.

Il 23 luglio scorso i pm  Maura Ripamonti e Leonardo Lesti avevano chiesto cinque condanne, tra cui quella per Maurizio Gentile, ex amministratore delegato di Rfi, e Umberto Lebruto, ex direttore di produzione. Per entrambi la procura aveva chiesto 8 anni e 4 mesi. Per l’ex direttore territoriale della Lombardia, Vincenzo Macello, erano stati chiesti 7 anni e 10 mesi. Per Andrea Guerini e Marco Albanesi 6 anni e 10 mesi. Per i pm andrebbero assolti Moreno Bucciantini, Ivo Rebai e Marco Galliani. Infine, per Rfi era stata proposta una sanzione pari a 900mila euro.

Secondo le indagini, a causare il deragliamento fu un giunto in “pessime condizioni” che portò alla rottura di un pezzo di rotaia per 23 centimetri. Secondo i pm il tutto sarebbe legato a una serie di omissioni nella manutenzione.

S.P.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...