di imprese e politica
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Il ponte in ferro sul Po tra Cremona e Castelvetro Piacentino va chiuso immediatamente, non c’è altro tempo da perdere: in estrema sintesi è il senso delle conclusioni di un’analisi tecnica sul manufatto redatta dagli ingegneri strutturisti Paolo Domenico Scolari e Guido Mori a seguito di un sopralluogo effettuato il 16 febbraio in cui sono state scattate le fotografie allegate alla relazione.
Si legge nel dossier – spedito il 18 febbraio a Provincia di Cremona, Provincia di Piacenza e ai comandi dei vigili del fuoco di Cremona e Piacenza – che CremonaOggi e CR1 sono riuscite a visionare: “Da quanto osservato e ingegneristicamente valutato è parere degli scriventi che la struttura non può essere ritenuta sicura e quindi non sia adeguata al passaggio di qualsiasi tipo di mezzo. Si ritiene – sono le conclusioni dello studio – che la stabilità locale e globale della struttura in questo stato di ammaloramento non sia garantita. Riteniamo inoltre che qualsiasi valutazione numerica risulti superflua e fuorviante”.
Probabile che di tale relazione tecnica, oltre che dei lavori di riqualificazione sul ponte già programmati per i mesi a venire, si parlerà nel tavolo convocato in amministrazione provinciale nei prossimi giorni.
Scrivono ancora i due professionisti: “Sono stati riscontrati gravi e diffusi ammaloramenti delle estremità e soprattutto delle connessioni dei traversi stessi con le reticolari longitudinali oltre a gravi carenze come controventi non collegati alle estremità”.
E ancora, un altro passaggio dell’analisi al ponte: “Sono state osservate le prime tre campate del lato piacentino a partire dalla prima campata. E’ emerso che lo stato di ammaloramento coinvolge circa il 90 per cento dei traversi presenti con evidenti corrosioni presenti sulle anime delle travi che interessano l’intera altezza della stessa. Tale corrosione ha interessato l’intero spessore dell’anima a tal punto che filtra la luce attraverso la trave”.
La struttura del ponte sul Po, spiegano nelle premesse Scolari e Mori, è realizzata in acciaio costituita da due travi reticolari longitudinali in appoggio su pile di muratura. Esse supportano i cosiddetti traversi sui quali poggia il manto stradale.
Simone Bacchetta