per il Viaggio della Memoria
per il Viaggio della Memoria
Egregio direttore,
Ma tu lo sapevi cos’è un Vocaloid????
La prof boomer si rivolge al collega più giovane con lo sguardo smarrito e nel frattempo cerca di seguire la ragazza che alla LIM, con una scioltezza e competenza difficilmente immaginabili in una interrogazione di greco o di matematica, sta tenendo una dotta lezione sul mondo di Hatsune Miko e compagni.Questo e molto altro capita in una ordinaria mattina di assemblea di Istituto al Liceo Manin. Sappiamo tutti che questi rituali hanno perso molto del loro afflato ideale, politico e culturale delle origini, così come sappiamo che per molti studenti il rischio del “bum bum liberi tutti” è dietro l’angolo, ma stamattina succedono alcune cose belle a scuola: la tanto vituperata geografia riempie l’aula magna per giocare a Seterra; tra il serio e il faceto di tutto si fa un test, che mette alla prova gli studi fatti, nell’aula affollata per i Kahoot; con evidente concentrazione ed interesse un gruppo di ragazzi e ragazze ascolta alcune operatrici di AIDA che lo conduce alla dolorosa conoscenza del “territorio” della violenza sulle donne e alla riflessione su come progressivamente ridurne i confini; due studentesse di quinta condividono il loro entusiasmo per la scoperta del mondo onirico avvenuta tra le pagine dei libri di filosofia e letteratura, e a quanto pare l’entusiasmo è contagioso, tanto che il gruppo deve trovare un’aula più grande per conciliare la voglia di stare insieme e la tiepida aria primaverile che riscalda gli ambienti come non avveniva nei giorni scorsi!..
Altrove gli studenti hanno chiesto aiuto al prof di religione per organizzare un debate su temi di bioetica: davvero bello che questi studenti, stufi come tutti delle “cagnare” televisive dei talk show, cerchino di sperimentare modi ordinati, rispettosi e costruttivi per dibattere le grandi questioni che li interessano…
E altrettanto bello che in mattinata si uniscano anche i volontari del FAI (con cui la Scuola ha già da tempo attiva una linea diretta di collaborazione), che i ragazzi stessi hanno chiamato per ragionare con loro di tutela dei beni culturali e del territorio.
Certo, “il programma non va avanti” nelle mattinate di assemblea, ma “vanno avanti”, per gli studenti che sanno e vogliono mettersi in gioco, la consapevolezza, il protagonismo, la fantasia, che sanno tenere insieme la scuola e la vita, che è alla fine quello che conta, anche per i loro prof!