Parapiglia sul treno e sassi
contro gli agenti. A processo

Oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio, lesioni personali aggravate. Questi i reati di cui deve rispondere uno straniero che il 17 luglio del 2023, trovato senza biglietto a bordo del regionale Cremona Treviglio, aveva dato in escandescenze, creando panico tra i numerosi passeggeri e minacciando e aggredendo gli uomini della Polfer, un vice sovrintendente e un agente che erano intervenuti su segnalazione della capotreno.
Il fatto era accaduto poco prima che il convoglio arrivasse alla stazione di Casaletto Vaprio. Ad essere sprovvisto del biglietto di viaggio c’era anche un altro passeggero, anche lui straniero, che poi si scoprirà essere un minorenne con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio. Il giovane aveva completamente ignorato la richiesta degli agenti di comprare il biglietto, continuando a guardare il proprio cellulare. Stesso comportamento anche da parte dell’altro straniero imputato nel processo.
“Non ti do un c…, portami rispetto, altrimenti vedi cosa ti faccio”, erano state le sue parole alla richiesta di mostrare i documenti. “Non ti do un c…”, aveva risposto anche il minorenne alla richiesta dei documenti, scattando in piedi con atteggiamento aggressivo. Il giovane era stato invitato a scendere dal treno, ma si era rifiutato, facendoci sempre più aggressivo. Si era poi messo ad urlare, creando preoccupazione tra i viaggiatori. “Non rompere il c…, altrimenti ti ammazzo”, aveva detto il minore, rivolgendosi a uno degli agenti.
Nel frattempo l’altro straniero che gli era seduto accanto aveva aggredito da dietro uno dei poliziotti, colpendolo alla schiena. Ne era nata una colluttazione, con lo straniero che si era divincolato per non farsi ammanettare e che si era avventato più volte contro la Polfer. Nel parapiglia, il minorenne era sceso dal treno per poi rientrare ‘armato’ di sassi di medie dimensioni che aveva raccolto dalla massicciata e che poi aveva tirato contro i due agenti, non riuscendo a colpirli. Il minore era quindi fuggito, non prima di aver tirato un sasso contro un finestrino. Nel frattempo gli agenti erano riusciti a bloccare l’altro straniero rimasto sul treno che non smetteva di inveire contro di loro: “Fate piano che il mio cellulare costa più del vostro stipendio, bastardi”, aveva detto.
Anche la capotreno era stata aggredita, ma dal minorenne che era sceso dal treno. La donna era stata ferita mentre cercava di fermarlo nel momento in cui stava lanciando i sassi contro gli uomini della Polfer. Entrambi i poliziotti, a causa della colluttazione, erano stati costretti a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio. L’agente, in particolare, è stato a casa cinque mesi. Il minore straniero era stato poi identificato e affidato alla madre. L’altro straniero, maggiorenne, è finito a processo a Cremona. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 29 maggio.
Sara Pizzorni