Morte Elisa, ipotesi di reato
di omicidio stradale colposo
La procura indaga con l'ipotesi di reato di omicidio stradale colposo. Per capire la dinamica si punta sulla visione delle immagini di videosorveglianza e sulla testimonianza un ragazzino che avrebbe assistito alla scena. Prevista anche consulenza cinematica
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La procura di Cremona, nella persona del sostituto procuratore Chiara Treballi, una volta ricevuti gli atti, aprirà un fascicolo di indagine sulla tragica morte della studentessa 15enne Elisa Marchesini, la giovanissima cremonese investita e uccisa questa mattina in via Dante da un autobus extraurbano carico di studenti. L’ipotesi di reato sarà quella di omicidio stradale colposo. L’autista del bus, 55 anni, di Pontevico, ancora sotto shock per l’accaduto, ha dichiarato di non essersi accorto della presenza di Elisa che stava attraversando la strada per andare a scuola, e l’impatto è stato inevitabile e violentissimo.
L’autopsia sul corpo della vittima non sarà effettuata. Come ha spiegato il procuratore della Repubblica di Cremona Silvio Bonfigli, l’esatta dinamica sarà presto svelata dalla visione delle immagini di videosorveglianza della via, grazie alle quali si appurerà se il semaforo era rosso o verde nel momento in cui Elisa, che stava andando a scuola, ha attraversato la strada, così come si capirà se ci fosse stato il tempo o meno, per l’autista del bus, di frenare. Sarà anche disposta una consulenza cinematica per ricostruire con esattezza le fasi dell’investimento.
Fondamentali, per il procuratore, saranno anche le testimonianze dei presenti, soprattutto quella di un ragazzino che era a bordo del mezzo che sembra abbia assistito alla scena. Dei rilievi dell’incidente si sono occupati gli agenti della polizia locale di Cremona che tra oggi e domani trasmetteranno gli atti alla procura.
Sara Pizzorni