Liceo Manin: al Piccolo Caffe
Torriani incontro sul "Brain Rot"
Il Liceo Manin di Cremona ha inaugurato nel pomeriggio di venerdì una serie di eventi culturali al Piccolo Caffè Torriani, in collaborazione con Don Roberto Musa, presidente della cooperativa Fratelli Tutti. Oltre 40 i partecipanti con i relatori molto giovani, 16-17 anni.
Curatrice del progetto, legato anche alla casa circondariale di Cremona, è la docente di storia e filosofia Barbara Zagni, che ha coinvolto le classi terza e quarta B dell’indirizzo Classico in un’avventura che ha lo scopo di avvicinare i giovani alla lettura, al dialogo e all’inclusione e al contempo coinvolgere gli spettatori su temi d’attualità.
Cinque gli eventi, che avranno cadenza mensile. Nel primo, che si è svolto con grande successo, è stato trattato il tema dell’intelligenza artificiale e del suo rapporto con la nostra vita quotidiana. L’incontro aveva per titolo: “Il fenomeno del Brain rot: siamo ancora in grado di ragionare?”
Il mese prossimo, il 28 febbraio, si parlerà di mafia “Tra impegno e coraggio: la resistenza alla mafia.” A seguire il 21 marzo alcuni studenti affronteranno il tema dell’immigrazione e delle discriminazioni subite dalle persone che scelgono di abbandonare il proprio paese sognando un futuro migliore, il titolo dell’incontro sarà: “Qual è il prezzo della speranza?”. Il quarto evento si terrà il 9 maggio, dal titolo “Lo strumento della vittoria è trovare la forza di dire basta!“. Verrà approfondita la tematica della violenza di genere, partendo dalla lettura di alcuni testi. L’ultimo evento, venerdì 30 maggio, avrà anche una finalità orientativa: il tema discusso sarà infatti strettamente legato al loro percorso di studi.
Le classi hanno scelto liberamente i temi da trattare e hanno lavorato sfruttando al massimo le proprie capacità per informarsi, maturare un pensiero critico e supportare i compagni che condurranno gli eventi.