incinta del secondo figlio
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Sono arrivati a Milano da tutta la regione per chiedere la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale del settore metalmeccanico, interrotte dopo che le associazioni imprenditoriali hanno presentato una controproposta alla piattaforma sindacale, che Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno considerato inaccettabile. I lavoratori e le lavoratrici delle imprese lombarde hanno scioperato per quattro ore e manifestato davanti alla sede di Assolombarda.
Così Monica Tonghini, Segretaria generale FIM Cisl Asse del Po: “Con la mobilitazione di oggi di tutti i lavoratori metalmeccanici delle provincie di Cremona e Mantova, si completano le otto ore di sciopero indette a livello nazionale a seguito della rottura delle trattative causata da Federmeccanica e Assistal”.
“Sono state respinte buona parte delle richieste contenute nella piattaforma presentata da Fim, Fiom, Uilm – prosegue Tonghini -. Sono trascorsi ormai otto mesi dalla presentazione delle richieste per il rinnovo del contratto e non abbiamo ancora una data per la ripresa della trattativa. Siamo di fronte a una posizione di chiusura inaccettabile. Abbiamo ricevuto una controproposta che evidenzia enormi distanze sia sulle richieste salariali che sulle parti normative”.
“A partire da domani – conclude Tonghini – ci aspettiamo un cambio di rotta e un’assunzione di responsabilità verso i lavoratori e le lavoratrici che, negli ultimi anni, hanno contribuito alla crescita del tessuto industriale del nostro Paese. Oggi a partire dalle ore 14 i lavoratori metalmeccanici lombardi si sono riuniti a Milano sotto la sede di Assolombarda, per conquistare un contratto che riguarda 1.600.000 lavoratori metalmeccanici in tutt’Italia”.