Cronaca

Morte di Maria Ragaglia:
disposta la perizia cinematica

La procura di Cremona, nella persona del pm Giannangelo Maria Fagnani, ha disposto una perizia cinematica per l’incidente che la mattina del 22 novembre scorso era costato la vita a Maria Ragaglia, 38 anni, originaria di Sospiro ma residente a Cingia de’ Botti, finita fuori strada a bordo della propria auto, una Fiat Multipla, lungo la provinciale 28, all’altezza di Derovere.

La procura, che sul caso ha aperto un fascicolo contro ignoti, vuole vederci chiaro, così come avevano chiesto con forza i familiari della vittima, mamma di quattro figli giovanissimi. L’incarico al perito del pm sarà conferito in procura il prossimo 20 gennaio. Le parti offese nomineranno l’ingegner Davide Manfredi quale consulente di parte.

Quel giorno la 38enne procedeva verso via Giuseppina, quando aveva perso il controllo del veicolo, che prima aveva sbandato, per poi capottarsi, finire in un fossato a bordo strada e poi contro un albero.

“E’ stata una catastrofe per tutti, qualcosa che non riusciamo nemmeno a metabolizzare”, avevano detto Silvia e Massimiliano, due dei fratelli della vittima, che avevano raccontato che due giorni prima dell’incidente Maria era andata dal gommista per fare il cambio gomme, ma in officina avevano fatto un errore di montaggio dei pneumatici. Di quell’errore si era accorto il marito di Maria, che proprio il giorno dell’incidente era tornata in officina.

L’avvocato Vezzoni

“Quella strada era sporca di fango”, aveva poi ricordato Massimiliano. “L’ho visto bene quando sono andato sul posto. C’erano cumuli di fango ai lati della strada”. In quei giorni erano in corso operazioni di aratura dei campi e c’erano state diverse uscite di strada, compreso un pullman.

“Noi vogliamo solo capire cosa è successo”, avevano detto i due fratelli, “perchè quella strada non è pericolosa, è una strada scorrevole, larga”. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Maria aveva affrontato una semicurva, dopodichè aveva perso il controllo della macchina che si era girata ed era andata a finire dalla parte opposta, andandosi a schiantare contro un tronco.

L’autopsia non è stata disposta. La famiglia, che si è affidata all’avvocato Alessandro Vezzoni, ha chiesto di fare chiarezza. E la procura ha raccolto l’appello, disponendo la perizia cinematica che consentirà di poter ricostruire l’effettiva dinamica dell’incidente.

La frase scritta per Maria dalla sorella Silvia

“I familiari della signora Ragaglia”, ha commentato l’avvocato Vezzoni, “hanno accolto molto favorevolmente la decisione della procura. Nelle ultime settimane, infatti, oltre a ricevere tantissime manifestazioni di cordoglio, erano stati contattati da diverse persone che, percorrendo in automobile il medesimo tratto di strada quel giorno e nei giorni antecedenti, avevano avuto problemi di tenuta di strada a causa delle condizioni del fondo stradale. Pertanto, fare chiarezza sulla dinamica del sinistro potrà senz’altro dare ai familiari le risposte che cercano”.

Sara Pizzorni

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