Cronaca

La Giunta saluta il 2024: i buoni
propositi per il nuovo anno

Auguri di fine anno per la Giunta Virgilio che martedì mattina ha incontrato i giornalisti in sala della Consulta. Il bilancio di questi primi sei mesi di mandato è stato tracciato dal sindaco e dagli assessori passando in rassegna le partite strategiche per la città. A cominciare dal grande slancio dato all’università con l’inaugrazione il prossimo anno accademico della nuova sede del Politecnico alla ex caserma Manfredini; e poi con Palazzo Grasselli che si appresta a diventare sede del Conservatorio, e gli interventi del Pnrr nel quartiere Po e al Boschetto,

Occhi puntati  anche sul centro città dove il progetto Giovani in Centro vedrà una prima attuazione con il riordino urbanistico delle piazze Lodi e Giovanni XXIII e poi dalla tarda primavera, con gli interventi sul vecchio ospedale (ex chiesa di san Francesco). Resterà esclusa però l’ex Chiesa di santa Maria della Pietà, spazio per mostre ed eventi che ormai da due anni non viene più utilizzato per problemi alle volte: il Comune ha infatti dovuto ricalibrare gli interventi previsti nel maxi finanziamento da 17 milioni di euro, aumentando la quota destinata alla parte sociale della progettualità.

“L’anno si è concluso con il completamento della squadra”, ha detto il sindaco parlando dell’insediamento dei due Cda di Aem e Fondazione Città di Cremona, tasselli importanti insieme a Cremona Solidale dell’azione pubblica.

In particolare, ad Aem viene chiesta una sempre maggiore qualità nei servizi ordinari svolti per conto del Comune, a cominciare dal verde, ma anche la valorizzazione del patrimonio attraverso operazioni quali la vendita della vecchia sede di viale Trento e Trieste, per cui c’è una offerta; l’ampliamento del Polo tecnologico con acquisto ex frigoriferi Cariplo; la gestione della sosta (previa risoluzione rapporti con Saba).

“Nel 2025 bisognerà aprire il percorso decisionale in vista della scadenza del contratto per l’illuminazione pubblica“, ha detto Virgilio, “occorrerà capire gli elementi di forza e quelli debolezza” e tra questi c’è la forte carenza dell’illuminazione in punti nevralgici della città (Giardini pubblici, ma anche viale Trento e Trieste, tra gli altri) dove si annidano le problematiche di ordine pubblico: una sollecitazione al Comune ad intervenire con soluzioni rapide è giunta anche di recente da parte del Prefetto Giannelli. In questo senso è stata annunciata un novità, la volontà cioè di illuminare a giorno quelli che saranno i prossimi cantieri in centro città, ad esempio le montagnole dei Giardini Pubblici per cui è già pronto il progetto e il finanziamento da 50mila euro.

Un comparto, quello di piazza Roma su cui è “impensabile avviare al momento un progetto di sistemazione complessivo”, ha aggiunto Paolo Carletti, assessore al Patrimonio. “Gli uffici dei Lavori Pubblici non hanno mai avuto così tanto lavoro come oggi, ora si interverrà sulle montagnole ma per il resto è necessario lavorare con raziocinio e dare priorità ai cantieri già aperti”. Insomma, il riordino di piazza Roma, che da solo vale 400 – 500mila euro, resta un sogno nel cassetto, a cominciare da dove reperire i soldi. Se andasse in porto l’area commerciale tra Picenengo e la Paullese (Cardaminopsis) i proventi a favore del Comune  sarebbero destinati proprio a quest’area centrale, ma per il momento tutto tace.

Un altro immobile in cerca di nuova vita è palazzo Cittanova, “una ferita che dobbiamo rimarginare per la città”, aggiunge Carletti. Il progetto c’è, vale 800mila euro, viene considerato una delle priorità. Obiettivo anche se non immediato è anche una revisione urbanistica che punti “ad allargare il centro storico. Non esiste altra città dove il centro si ferma alle absidi del duomo”, afferma l’assessore che prospetta una valorizzazione dell’area retrostante: i portici di via Platina e una nuova pavimentazione.  Va da sé che di pari passo si dovrà procedere anche a un riordino della viabilità: per ora però non si parla né di ulteriori ztl, né tantomeno di nuove aree pedonali.

Sul fronte dell’arredo urbano, verrà rifatta la pavimentazione di via Aselli mentre per il Parco del Vecchio Passeggio si ipotizza la demolizione della parte alta della recinzione, un’aggiunta rispetto alla versione originaria (lì c’era il parco del vecchio ospedale) in modo da aprire maggiormente questa importante area verde alla fruizione pubblica, guadagnando anche in percezione di sicurezza. Parimenti in un’altra zona della città, viale Po, si pensa di abbattere quel che resta del muretto di cinta del parco Tognazzi, un altra “aggiunta”, storicamente inesistente,  che ha perso i suoi scopi.

Sempre nel campo del miglioramento estetico del patrimonio pubblico, sarà completato a breve il restauro degli archi di palazzo Comunale verso la piazza e verranno liberati dai puntelli entro i prossimi mesi: obiettivo, un 25 aprile libero da cantieri; verrà inoltre tolto il linoleum al pavimento d’ingresso del Palazzo (lato cortile Federico II) ripristinando il pavimento in marmo.

Per quanto riguarda la cultura, l’assessore Rodolfo Bona ha illustrato i prossimi interventi di bonifica dei sottotetti dal guano e dai piccioni su gran parte di palazzo Affaitati e Soldi, passo essenziale per arginare il decadimento strutturale degli spazi museali. Si continuerà sulla scia tracciata dalla recente mostra sui restauri di Botticino per valorizzare il più possibile il ricco patrimonio dei depositi museali, poco fruibile proprio per la mancanze di sale adeguate.

Sul fronte sicurezza, l’assessore Santo Canale ha ricordato l’impegno al ripristino delle 26 telecamere rotte (su 56 in capo al Comune); delle ulteriori 30 di proprietà Aler, 10 sono guaste ed è stato fissato per gennaio un incontro con per arrivare ad una soluzione del problema. Altre 13 telecamere nuove sono peraltro in arrivo.

Proprio le politiche sulla sicurezza sono state il tema politico più caldo di questo inizio di mandato, con la banda di giovanissimi stranieri sgominata dalla Polizia. “La nostra politica sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati non cambia”, ha detto l’assessore al Welfare Marina della Giovanna, “le problematiche di devianza non sono sorte in questo contesto, bensì nel sistema di accoglienza di competenza della Prefettura”, la rete CAS su cui il Comune non ha voce in capitolo. Ma su questo il sindaco Virgilio ha una posizione netta: “Abbiamo sollecitato il Governo ad intervenire su aspetti che incidono profondamente sul contesto cittadino. E ci stupisce che qualcuno faccia la voce grossa sul tema sicurezza in città, quando poi la sua stessa parte politica che è al Governo scarica sui territori le proprie inadempienze”.
Giuliana Biagi

 

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