Economia

Associazione Industriali,
consegnate 160 borse di studio

Si è svolta al Ponchielli la tradizionale cerimonia di consegna dei premi riservati ai figli meritevoli dei dipendenti delle aziende associate. Sono 160 i ragazzi ad aver ricevuto una delle borse di studio consegnate dall’Associazione Industriali di Cremona. 15 in più rispetto allo scorso anno.

Gremita la platea del Ponchielli, dove gli studenti, dalle le superiori all’università, hanno ricevuto un premio per l’anno scolastico 2023/2024. Oltre al valore simbolico del premio, i ragazzi dalle superiori hanno ricevuto un assegno da 300 euro, 800 per gli universitari. Una consegna di borse di studio speciale per il presidente Stefano Allegri, alla fine del suo mandato. Ma la priorità è convincere i giovani a non lasciare l’Italia e sfruttare le opportunità date dal proprio paese.

“L’economia dei Brics rappresenta la maggior parte del pianeta ed i giovani sono tutti nei paesi emergenti: in un mondo che cresce infatti l’occidente soffre la più grande crisi demografica di sempre” ha detto Allegri. “I sociologi lo hanno chiamato inverno demografico, ed è l’espressione che rappresenta quella tendenza che ci ricorda uno squilibrio generazionale, in cui aumentano le persone over 65 (risultato dei progressi dello stile e delle condizioni di vita) ma diminuiscono i giovani”.

Ma dietro alle difficoltà, per il presidente, non mancano le opportunità: “I paesi emergenti partono da una situazione peggiore della nostra, anche se stanno facendo meglio. Questo non ci deve fase paura, ci deve invece dare coraggio e spingerci ad agire! Loro hanno solo (per quanto importanti) due indicatori economici migliori dei nostri: crescita e debito! Noi abbiamo tutto il resto, tutto ciò che realmente conta: la democrazia diffusa, il patrimonio dei diritti umani e tutti i valori occidentali sottesi; da punto di vista economico cresciamo meno però siamo più ricchi”.

Per Allegri, “solo le nuove generazioni sono in grado di interpretare appieno quello che sta accadendo”, nella fattispecie la rivoluzione digitale che il mondo sta vivendo. “Questa opportunità per le nuove generazioni potrebbe essere un aiuto inaspettato anche per il nostro amato Paese”.

Quindi, “se in Italia aumentano i numeri dei vecchi non deve essere un paese “vecchio”: nelle logiche, negli investimenti, nelle occasioni di avanzamento sociale, nella qualità della formazione, nelle prospettive professionali. Dobbiamo attrarre talenti e smettere di regalarli agli altri Paesi”.

Il gap generazionale, per Allegri, “chiede reazioni articolate, misure complesse che devono prevedere investimenti sulla società: dalla conciliazione vita-lavoro, alla promozione della genitorialità, dai sostegni alla famiglia, alle politiche per trattenere i giovani dando loro nuove opportunità”.

E per Cambiare, occorre partire dalle regole: “Facilitare la ricerca del lavoro; semplificare le procedure; rimuovere i vincoli inutili, riorientare verso le nuove professioni. Sostenere la nascita delle idee, così come delle nuove imprese o start up. Aiutare davvero chi non può permettersi determinati percorsi di studio od università”.

“Il talento e la creatività sono le doti più preziose sulle quali dovrete fare affidamento” ha concluso il presidente degli Industriali, rivolgendosi ai ragazzi. “In proposito Steve Jobs scrisse: “Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario””.

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