Rete gas da A2A ad Ascopiave:
la preoccupazione dei lavoratori
La preoccupazione dei sindacati per l’intenzione di cedere le reti della distribuzione gas nei territori di Brescia, Bergamo, Cremona, Pavia e Lodi, da parte di A2A ad Ascopiave, è molto alta ed ha portato nella giornata di venerdì ad uno sciopero, indetto da Cgil e Uil. Una mobilitazione, evidenziano le rappresentanze sindacali, per salvaguardare i diritti dei lavoratori evitando la svendita di un bene pubblico. “Un’adesione importante – spiegano da Cgil e Uil – molti lavoratori si sono organizzati per venire a Brescia a manifestare sotto la sede di A2A. Noi siamo e saremo con loro”.
Non ha partecipato alla mobilitazione la Cisl: “Contrattare per tutelare i lavoratori”, così Marco Quarantini, Segretario FEMCA Cisl Asse del Po, spiega la non adesione allo sciopero.
“Abbiamo scelto una strada diversa rispetto alle altre sigle sindacali, crediamo di poter tutelare al meglio i lavoratori tramite la contrattazione. Purtroppo, non si può entrare nei dettagli, nemmeno dello strumento utilizzato per il passaggio dei lavoratori da A2A ad Ascopiave, almeno fino a quando la due diligence non sarà conclusa, dopo il 15 dicembre. La società ha dato ampie disponibilità a coprire le differenze economiche valutandole e concordandole con le parti”, prosegue Quarantini.
“Registriamo la disponibilità aziendale, con la consapevolezza che il percorso sarà sicuramente lungo e non privo di problematiche. Solamente stando al tavolo della contrattazione potremo affrontarle e discuterle per difendere i 250 colleghi interessati dall’operazione. Siamo convinti che la tutela dei lavoratori sia più efficace attraverso un percorso di concertazione e solo in questo modo si potranno ottenere dei risultati reali e concreti”, conclude il Segretario.
Il servizio di Simone Bacchetta