Cronaca

In provincia di Cremona
popolazione in leggero calo

Tra il 2019 e il 2024 la provincia nel suo complesso perde 2.613 abitanti, attestandosi a quota 353.537 (-0,7%). Cremona, perde 1.180 residenti (-1,6%); calano i residenti anche a Crema (-448 abitanti, -1,3%) e Casalmaggiore (-199, -1,3%).

Diminuisce la popolazione residente nella provincia di Cremona tra il 2019 e il 2024 quando, al 1° gennaio, si contano 353.537 abitanti, 2.613 in meno rispetto alla stessa data del 2019; una riduzione modesta nell’ordine del -0,7%.  Poca cosa, anche considerando che, nel complesso, tra il 2019 e il 2024, la popolazione della Lombardia cresce di meno di 10 mila abitanti, pari al +0,09%.

I 353.537 residenti nella provincia di Cremona sono suddivisi nei suoi 113 comuni, ma con la metà della popolazione concentrata nei dieci centri maggiori. Tra questi Cremona, con 71.094 abitanti, che precede Crema (33.920) e Casalmaggiore, con 15.173 residenti, in un territorio dove solo 12 comuni superano i 5 mila abitanti e, complessivamente, solo 41 comuni contano oltre 2 mila abitanti.

Una popolazione che nel complesso rimane sostanzialmente sullo stesso livello ma, nell’analisi dei dati comunali, presenta dinamiche assai differenziate con 75 centri con saldi negativi ma ben 37 comuni che, anche per una sola persona, aumentano la loro popolazione, con Cappella Cantone che non varia nei cinque anni in esame i suoi residenti.

Gli incrementi più significativi, in valore assoluto, in controtendenza rispetto alla media provinciale, si determinano a Soresina (+337, +3,9%), Rivolta d’Adda (+282 residenti, pari al +3,5%), Spino d’Adda (+216, +3,2%), Bagnolo Cremasco (+158, +3,3%), Vailate (+140, +3,1%) e Romanengo, con +135 abitanti, pari al +4,4%.

L’incremento percentuale della popolazione, tra il 2019 e il 2024, risulta maggiore nei piccoli centri di Castel Gabbiano (+14,4%, +63 abitanti), Ripalta Arpina (+5,8%, +58 residenti), e Castelvisconti (+4,7%, +14) ma i residenti aumentano con valori superiori al +4% anche a Romanengo e Torre de’ Picenardi, che, nel periodo in esame, ingloba Cà d’Andrea (+4%, +82).

I centri maggiori della Provincia segnano, perlopiù una riduzione della popolazione che, in valore assoluto, è più rilevante a Cremona, che perde 1.180 residenti, pari al -1,6%, ma calano i residenti anche a Crema (-448 abitanti, -1,3%), Casalmaggiore (-199, -1,3%) e Pizzighettone (-144, -2,3%).  Tra il 2019 e il 2024 perdono più di 100 residenti Vaiano Cremasco (-142, -3,9%) e San Bassano (-119 residenti, pari al -5,4%), pochi di meno Persico Dosimo (-95, -2,8%), Rivarolo del Re ed Uniti (-94, – 4,9%), Stagno Lombardo (-92, -6%), Isola Dovarese (-91, -7,8%) e Motta Baluffi, che perde 92 abitanti, in percentuale pari al -10,4%. Saldi negativi percentualmente significativi, superiori al -7%, che è dieci volte la riduzione media della Provincia, si registrano in una dozzina di comuni e, in particolare, a Pessina Cremonese (-10,8%), Motta Baluffi (-10,4%), Tornata (-10,3%), Derovere (-9,2%) Isola Dovarese (-7,8%) e Cumignano sul Naviglio (-7,2%).

Tra il 2019 e il 2024 perdono quasi 2 mila abitanti i quattro comuni maggiori (Cremona, Crema, Casalmaggiore e Castelleone) mentre, tra i comuni con oltre 5 mila abitanti, la popolazione, aumenta solo a Soresina, Rivolta d’Adda, Spino d’Adda, rimanendo leggermente in campo positivo a Pandino (+12 residenti), Castelverde (+15).

Insomma, c’è una parte della Provincia in cui cresce la popolazione, con nove dei dieci primi comuni per saldo positivo della popolazione nel Cremasco, mentre, nel complesso i saldi sono negativi, nella maggior parte dei centri maggiori e in tanti piccoli comuni.

Elio Montanari

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