Ambiente

Giovani e questioni ambientali
Progetto Era presentato in Cattolica

Formare i più giovani verso una maggiore sostenibilità ambientale perché le nuove generazioni di oggi siano protagoniste del cambiamento di domani. Questi gli obiettivi è la base del progetto ERA, sigla di educazione e rispetto ambiente, lanciato da Rotary Cremona in collaborazione con diversi enti scolastici e di settore. L’iniziativa, presentata nel pomeriggio di lunedì nell’aula magna dell’Università Cattolica, torna per il secondo anno dopo la buona riuscita dalla prima edizione e coinvolge diverse scuole cremonesi e oltre 200 studenti.

Ai ragazzi verrà consegnato un questionario da somministrare ai propri compagni di classe con un focus specifico sulle tematiche green.
“Quando si parla di giovani l’Università Cattolica è in primo piano – ha commentato il Preside Facoltà Economia e Giurisprudenza Marco Allena – i temi affrontati sono tra l’altro prettamente economico-giuridici, quindi volentieri diamo il nostro contributo”.

“Il futuro sono i giovani – ha affermato invece Claudio Bodini, Presidente Rotary Club Terre Padane di Cremona e ideatore dell’iniziativa – che oggi più che mai devono prendere coscienza dei problemi legati all’ambiente; da qui l’idea del questionario. Lo scorso anno il risultato è stato emblematico, perché le risposte esatte sono state circa un terzo del totale”.

Tra i soggetti coinvolti anche il liceo Manin di Cremona, che ha dato il proprio contributo creando un mondo virtuale in 3D. “In questo sistema digitale c’è la presenza di dieci scenari – ha commentato Paola Bergamaschi, insegnante di Inglese al Manin e tra le coordinatrici del progetto – in cui i ragazzi possono entrare e giocare. In questo modo possono imparare divertendosi, apprendendo informazioni riguardanti l’ambiente”.

Per dare completezza al progetto sarà disponibile online anche un sito ad hoc con video dedicati, un modo nuovo per parlare con i più giovani di argomenti di magistrale importanza per tutti.
“Si chiama educazioneambiente.org – ha concluso Bodini – ed è un sito completamente aperto; pertanto, chiunque può andarlo a visitare e vedere i video che sono stati inseriti in questa piattaforma. C’è bisogno di cultura, c’è bisogno di consapevolezza ambientale”.
Andrea Colla

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