Tamoil, Radicali e Forza Italia:
"Trasparenza su istruttoria Ispra"
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Il Comune di Cremona è in possesso della nuova istruttoria Ispra relativa al caso Tamoil, che ha mosso il Ministero per la Transizione Ecologica, a depositare l’azione civile per il risarcimento del danno ambientale? E se ce l’ha, per quale motivo non la condivide con i cittadini? A chiederselo, sono i rappresentanti di Forza Italia che, su impulso dei Radicali cremonesi, hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta.
“Abbiamo raccolto l’appello dei Radicali, perché con loro condividiamo la passione per la vita della città” ha commentato il coordinatore cittadino di Forza Italia, Luca Ghidini. “Il procedimento si è concluso in sede civile con 1,4 milioni al Comune, ma ora si è riaperto in appello con il ministero per l’Ambiente e Transizione Ecologica, con l’Avvocatura Distrettuale di Brescia, che ha depositato un’azione civile”. In questo scenario si colloca la nuova istruttoria dell’Ispra, da cui è partita, appunto, l’azione del ministero. “E’ importante che i contenuti di questo documento vengano resi noti” continua Ghidini.
“Ci sentiamo chiamati in causa per conoscere quello che sta avvenendo” aggiunge il consigliere comunale Saverio Simi. “All’amministrazione chiediamo quindi se la relazione Ispra sia in possesso del Comune e, in caso affermativo, di renderne noti i contenuti e di convocare l’Osservatorio Tamoil. In caso contrario, chiediamo che venga acquisita e poi resa nota”. Non è tutto: “Vogliamo anche sapere quali siano i contenuti del progetto in di Tamoil sulla realizzazione di un parco fotovoltaico, e se il Comune ha intenzione di stipulare accordi con l’azienda in questo senso”.
Dura la presa di posizione dei Radicali, sul “Silenzio assordante del Comune”, come evidenzia Sergio Ravelli, portavoce. “Il caso Tamoil è un unicum in Italia. E’ la prima sentenza di un giudice che ha configurato un reato ambientale, creando un precedente importante. Ora c’è anche la relazione Ispra, che ha portato il ministero ad avviare un’azione civile. Anche questo è un fatto unico, che crea un grande precedente”. Una richiesta di risarcimento di importo importante: secondo Ravelli, si può andare “dai 20 milioni (il massimale) chiesti dalla canottieri Bissolati nella causa civile in corso contro Tamoil e i 2,4 milioni incassati dal Comune”.
Dunque, anche per i Radicali, è fondamentale che il Comune “renda noto questo documento. Sarebbe un segnale importante di attenzione, e sinceramente non riusciamo a capire il perchè di questo silenzio”. Non solo: “L’osservatorio Tamoil è lo strumento giusto per parlare della questione, e anche del parco fotovoltaico: nulla in contrario, ma bisogna calarlo nella situazione attuale della realtà Tamoil e dell’inquinamento che ancora genera”.
“Ho sperato fino all’ultimo che il Comune anticipasse la nostra richiesta” aggiunge l’attivista Gino Ruggeri. “Sarebbe stato un segnale di trasparenza”. Altra notizia, invece, sul fronte penale: “Il Pm ha chiesto una ulteriore proroga dell’indagine scaturita dagli esposti mio e di Legambiente, con cui si esprimeva il dubbio che l’inquinamento fosse ancora in essere”.
Laura Bosio