Slitta al 20 febbraio la decisione
sul biometano a Casanova
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E’ stata rimandata al 20 febbraio 2025 la conferenza di servizi decisoria convocata dalla Provincia di Cremona per la riconversione dell’impianto di biogas ex Fragea di Casanova del Morbasco a biometano. La riunione della scorsa settimana, il 19 novembre, ha visto la discussione delle integrazioni già richieste dagli enti pubblici, tra gli altri il Comune di Sesto che ha espresso diniego; Arpa, Ats Val Padana. In particolare l’autorità sanitaria ha chiesto alla società che ha presentato l’istanza, Agripower, di predisporre la Valutazione di impatto sanitario con approccio tossicologico della popolazione esposta e uno studio di impatto sulla qualità dell’aria oltre a una valutazione dell’impatto odorigeno.
L’Ats ha inoltre fatto presente che sono ancora in corso approfondimenti sulla documentazione prodotta da parte del settore Igiene e Sanità Pubblica Salute-Ambiente e dell’Osservatorio Epidemiologico.
Nel frattempo non si ferma la mobiltazione dei residenti della zona dove si prevede che nasca l’impianto, dopo la Costituzione del Comitato che in breve tempo ha superato le 200 adesioni. E si sta rafforzando anche la rete con altri raggruppamenti di cittadini, come quelli contro l’insediamento di logistica e il centro commerciale di Picenengo, confinante con Casanova. Strettamente collegato al Comitato No al Cemento, è l’iniziativa di Critical Mass che organizza per venerdi 29 novembre una pedalata collettiva che partirà dai Giardini di Piazza Roma alle 19 per arrivare in prossimità del sito dell’impianto passando anche da Cavatigozzi e dal Bosco delle api dove Greenpeace Cremona illustrerà il progetto sperimentale dedicato alla tutela della biodiversità e alla salvaguardia degli insetti impollinatori alle porte di Cremona. gb