Cronaca

Carabinieri: denunce e interventi
per violenza su donne in aumento

La riflessione sulla violenza di genere passa anche dai numeri, che raccontano dinamiche decisamente preoccupanti, come quelli resi noti dai Carabinieri: nei primi 10 mesi del 2024, a livello nazionale i Carabinieri hanno perseguito 46.317 reati riferibili al Codice Rosso.

Sul piano investigativo – repressivo, l’attività di contrasto istituzionale condotta dall’Arma è risultata particolarmente significativa. Infatti, lo scorso anno – per quanto attiene al Codice Rosso – sono state tratte in arresto 7.644 persone rispetto ai 7.111 arresti del 2022. Nei primi dieci mesi del 2024 gli arresti sono stati 7.928.

Anche in provincia di Cremona il raffronto tra il 2023 ed i primi dieci mesi del 2024 è eloquente: 280 i fatti reato riferibili al fenomeno della violenza di genere nell’intero 2023,  contro i 228 nei primi 10 mesi del 2024. Lo scorso anno sono state denunciate 196 persone, mentre ad ottobre 2024 le denunce ammontano già a 195.

Sempre nel 2023 ci sono stati due arresti in flagranza, 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari, con l’applicazione di ben 58 misure del divieto di avvicinamento alla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle vittime (in 5 casi è stato applicato il braccialetto elettronico).

Questi i numeri del 2024: nei primi 10 mesi sono stati 4 gli arresti in flagranza; 6 le  ordinanze di custodia cautelare in carcere e 12 agli arresti domiciliari; 47 le misure del divieto di avvicinamento alla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle vittime (in 11 casi è stato anche applicato il braccialetto elettronico).

L’impegno prioritario dell’Arma è quello garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime.

Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione. L’Arma dei Carabinieri di Cremona aderirà all’iniziativa in collaborazione con il Soroptimist International Club di Cremona illuminando di arancione la Caserma “Santa Lucia” di Viale Trento e Trieste, sede del Comando Provinciale di Cremona, e la Stazione Carabinieri di Castelverde.

LE INIZIATIVE NAZIONALI. Sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia (http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso).
In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.

Infatti, nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione e di contrasto aderenti, aggiornate ed efficaci. La Sezione viene tempestivamente informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale, per approfondire gli aspetti psico-criminologici, anche nella prospettiva di analisi dei fattori di rischio e di elaborazione di strategie operative.
È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche, cui si affiancano anche investigatori, per portare, all’interno di tale struttura di eccellenza, l’esperienza maturata direttamente sul campo.

A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore. Essi fungono da punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori per un più compiuto apprezzamento dei casi.

Ad oggi, sono stati svolti 36 corsi della durata di 2 settimane, che hanno consentito di formare 864 operatori. Inoltre, nel quadro di un accordo operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), i componenti della “rete” partecipano a seminari informativi incentrati su elementi di psicologia comportamentale, volti a migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.
Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per le vittime sono le Stazioni Carabinieri, fulcro dell’Istituzione, “porte della speranza”, capillarmente diffuse sul territorio che assicurano tempestivi interventi.

Nell’ambito delle collaborazioni interistituzionali, l’Arma dei Carabinieri partecipa a numerose intese siglate tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus.
Tra queste, il progetto denominato “Una stanza tutta per sé” che, a partire dal 2015, grazie alla preziosa collaborazione di Soroptimist International d’Italia, ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma distribuite sul territorio nazionale circa 200 stanze dotate di strumenti tecnologici utili per l’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere e la verbalizzazione delle denunce in un contesto dedicato e assolutamente riservato, in grado di trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite. A tal fine, sono state definite le linee guida per l’arredo dei locali che tengono conto della psicologia dei colori e delle immagini.

I Carabinieri della provincia di Cremona utilizzano da anni due “stanze”, ubicate presso il Comando Provinciale di Cremona e la Compagnia Carabinieri di Crema, allestite grazie al prezioso contributo offerto dai Club Soroptimist International di Cremona e Crema. L’iniziativa ripropone su più ampia scala la positiva esperienza attuata nel 2014, presso la sede della Sezione Atti Persecutori, con la realizzazione della “Sala Lanzarote” , ambiente ideato per la confortevole ricezione della vittima, con una sala-regia per le audizioni.

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