Tiranti in aula, Capelletti
replica a Virgilio
Leggi anche:
Dopo le bordate del sindaco Andrea Virgilio contro l’opposizione sul tema dei tiranti in aula, non si fa attendere la replica del consigliere comunale in quota Fratelli d’Italia, Chiara Capelletti, che rispedisce le accuse al mittente. “Caro Sindaco, se c’è un metodo che non mi appartiene è”l’opposizione da salotto” scrive in una nota. “Non faccio opposizione da casa seduta sul divano, ma onoro gli impegni che mi sono assunta in consiglio, in commissione, parlando con le persone in carne e ossa, partecipando agli appuntamenti con rispetto”.
Per la consigliera, la replica di Virgilio, secondo cui è “scandaloso che interventi come questo sull’antisismica debbano essere finanziati con fondi Pnrr e non da leve ordinarie” risulta a sua volta “scandalosa”: per ogni cosa dobbiamo scrivere a Roma? Non vorrei sottolineare l’ovvio, ma ad ogni osservazione ci state rispondendo così… E allora voi cosa state amministrando, se dobbiamo continuamente interpellare Roma?” chiede Capelletti al sindaco. “E la verità è che è da tempo immemore che non arrivano fiumi di soldi da Roma, con ogni governo di ogni colore. Quindi direi anche basta con questa tiritera”.
La consigliera entra quindi nel merito della questione: “La verità è che questo è un lavoro con un pessimo risultato” attacca. “Benissimo la messa in sicurezza della scuola, ma le aule con le travi (anche se ai lati) – al di là dell’agibilità e del rispetto dei parametri igienico-sanitari – per decoro, per decenza, per dignità, per rispetto degli alunni non dovrebbero essere destinate a quella funzione.
Ma chi a casa propria avrebbe accettato una soluzione simile? Se davvero sono state esplorate tutte le possibili soluzioni ingegneristico-architettoniche e quella era l’unica opzione che avrebbe reso l’edificio sicuro, sarebbe sufficiente arrivare a dire che non è rispettoso per le persone “lavorarci”, inteso sia per i ragazzi che per i professori. E’ una bruttura!
Fino a quando non considereremo il patrimonio pubblico con la stessa cura e la stessa attenzione che presteremmo come se fosse “casa nostra”, non avremo nulla di bello e di sicuro da lasciare in eredità alle prossime generazioni. Vi concentrate su progetti avvenieristici tipo “Giovani in centro” ma lasciamo che i ragazzi vadano in aule attraversate da travi (peraltro nemmeno esteticamente decorose).
Io trovo questo scandaloso. Trovo scandaloso non ammettere che quelle stanze debbano diventare altro (magazzino, archivio, sala riunione per brevi incontri, … ) e non debbano essere la quotidianità degli alunni e professori. Il salotto si fa quando si vive staccati dalla realtà e io non lo sono” conclude Capelletti.