La sfida di Auricchio: "Dovremo
essere al servizio delle imprese"
Prima la scaramanzia, perché anche quando tutto sembra scritto è sempre meglio andare con i piedi di piombo. Poi, l’acclamazione, perché l’esperienza maturata sul campo da presidente di Unioncamere Lombardia e la guida da commissario della Camera di Commercio di Cremona rappresentano un curriculum di prim’ordine per ricoprire il nuovo incarico.
Gian Domenico Auricchio, nato a Parma nel 1957, laurea in Giurisprudenza, industriale, già presidente e uomo di vertice di diversi enti fieristici, membro di associazioni di categoria, ha sciolto l’emozione lunedì pomeriggio, da primo presidente della neonata Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia.
Presidente, prime impressioni dopo le strette di mano?
“Una grande emozione essere stato eletto alla guida di tre territori”: le prime parole di Auricchio. “La camera di commercio di Cremona, Mantova e Pavia è una sfida importante. Il consiglio è costituito da 33 consiglieri, tutti presidenti o ex presidenti di associazione di categoria”.
Una squadra forte, che dovrà trovare la giusta amalgama per rendere al meglio:
“Partiremo con tutti i migliori auspici. Anche perché, dopo Milano e Brescia, rappresentiamo la Camera di commercio più estesa e siamo addirittura tra le prime a livello nazionale”.
I numeri sono dalla parte della neonata terza forza camerale lombarda:
“Rappresentiamo oltre 137.000 imprese, 430.000 dipendenti. A livello di export lombardo, il 20% del totale parte dalle nostre tre province, Cremona, Mantova e Pavia”.
Quale sarà la ricetta vincente per far decollare questa Camera di Commercio a tre?
“Credo che sia innanzitutto fondamentale cogliere appieno questa sfida, che tutti noi rappresentanti del nuovo ente camerale raccogliamo con responsabilità. La mission è provare ad essere sempre più utili alle imprese, perché credo che una camera di commercio funzioni bene quando è utile al mondo dell’impresa che rappresenta”.
Soprattuto oggi, con alle porte sfide economiche nazionali ed internazionali:
“L’efficienza della Camera di Commercio si misura anche su queste basi, nella capacità di essere a servizio delle imprese in momenti non facili come quello che stiamo vivendo. Penso all’accesso al credito, alla crisi dell’automotive. Tante sfide che dobbiamo essere in grado di giocare al meglio”, chiosa il neo presidente Auricchio.