Travi in mezzo alle aule dopo
gli interventi edilizi alla Virgilio
Travi di rinforzo collocate in alcune aule della scuola media Virgilio, da mesi interessata ad un intervento di consolidamento strutturale che ha comportato tra l’altro il trasferimento di parte degli alunni in un altro plesso. Travi così ingombranti da rendere difficilmente praticabili gli spazi da parte degli studenti.
La segnalazione arriva da un professore della scuola, Fabio Perrone, che parte da un preambolo di amara ironia collegata alla recente notizia del conferimento del “Nordic Lighting Design Award 2024” all’architetto cremonese Giorgio Palù per la progettazione della “Queen Silvia Concert Hall” di Stoccolma, la sala concerti intitolata alla Regina Silvia, moglie di Re Carlo XVI di Svezia.
“Un prestigioso riconoscimento – scrive Perrone – che appare ancor più importante scorrendo la lista dei concorrenti che hanno partecipato alla selezione con progetti di notevole spessore attuati in tutto il Nord Europa da architetti danesi, finlandesi, svedesi e norvegesi”.
Qui finisce il preambolo, poi si torna allo stato di fatto della scuola cittadina. “Dalla più che meritata standing ovation e dal conferito premio all’architettura italiana – continua l’insegnante – non si può che tornare con i piedi per terra ed osservare la restituzione di 2 delle 6 aule del primo lotto della Scuola Media Virgilio dopo l’attuazione degli interventi antisismici. Interventi sacrosanti, ben inteso, che hanno ricevuto un finanziamento di 5 milioni di euro (€ 4.990.968,56 per la precisione). Lo stupore di alunni e docenti nel rivedere alcuni giorni fa le classi è stato massimo perché i nuovi elementi architettonici non hanno nulla a che vedere con gli studi del “Beaubourg” di Renzo Piano, Gianfranco Franchini e Richard Rogers. Nelle aule della Virgilio sottraggono spazio, rendono quantomeno problematica la circolazione interna alle classi con un effetto estetico complessivo decisamente discutibile, che varia a seconda della sensibilità dell’osservatore.
“La domanda che si desidera pubblicamente rivolgere agli Ordini professionali cremonesi degli Architetti e degli Ingegneri è semplice: senza voler a tutti i costi aspirare a premi e riconoscimenti, il progetto antisismico pensato e realizzato per la Scuola Media Virgilio di Cremona poteva trovare un equilibrio diverso tra il consolidamento strutturale e la fruibilità degli spazi interni che sono stati progettati negli anni Sessanta per i ragazzi di età scolare compresa tra gli 11 e i 14 anni?
“Forse – conclude il professore – la domanda resterà senza risposta, o forse no. Poco cambia. Val certamente la pena, invece, compiere una riflessione collettiva a fronte di un investimento – lo si ribadisce – pari a 5 milioni di euro, e soprattutto su ciò che la generazione contemporanea sta lasciando a quella più giovane, sulle condizioni e sulla fruibilità dei contesti scolastici nei quali si costringeranno i più piccoli a studiare e, ultima ma non meno importante, su quale senso estetico e di conservazione del bene pubblico si potrà offrire loro da qui in avanti”. gb