Tamoil: il Ministero avvia azione
civile per i danni ambientali
Una notizia "storica" per Ravelli e Ruggeri, che si dicono stupiti per "l'assordante silenzio del Comune"
Per il danno ambientale della Tamoil “è stata depositata dall’Avvocatura distrettuale di Brescia, per conto del Ministero per la Transizione Ecologica, l’azione civile per il risarcimento del danno ambientale, accompagnata da una nuova e aggiornata istruttoria Ispra. Il documento evidenzia un danno ambientale rilevante, causato dall’inquinamento Tamoil, con una valutazione del danno pari a diversi milioni di euro“.
Lo sostengono Sergio Ravelli e Gino Ruggeri, consiglieri generali del Partito Radicale, che si dicono stupiti dall'”assordante silenzio del Comune e dei suoi rappresentanti che dovrebbero invece esprimere il proprio compiacimento per un’azione a tutela dell’ambiente cittadino che finalmente si è concretizzata”.
“Fin dall’inizio del processo di primo grado a carico dei dirigenti della raffineria Tamoil, nel lontano 2012”, scrivono in una nota Ruggeri e Ravelli, “abbiamo ripetutamente chiesto al Ministero dell’Ambiente di costituirsi parte civile nel procedimento penale in quanto unico titolare del danno ambientale. Lo abbiamo fatto con le interrogazioni parlamentari dell’allora deputato del Partito radicale Maurizio Turco e con numerosi iniziative politiche anche a livello locale.
La stessa richiesta venne avanzata nel marzo 2016 dall’allora assessore all’ambiente Alessia Manfredini, unitamente alla richiesta di accesso agli atti per l’acquisizione della Relazione Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per la valutazione del danno ambientale. Relazione prontamente messa a disposizione dell’amministrazione comunale.
Un’ulteriore nota è stata inviata nel giugno 2022 dal sindaco Galimberti al Ministero per la Transizione Ecologica per sollecitare l’avvio di una azione civile finalizzata al risarcimento del danno ambientale. Tutte queste richieste e sollecitazioni varie sono rimaste lettera morta per la colpevole inerzia del ministero”.
Ora la notizia del deposito dell’azione civile da parte dell’Avvocatura distrettuale di Brescia. Azione accompagnata da una nuova e aggiornata istruttoria Ispra. “Il documento”, scrivono i due consiglieri, “può costituire un supporto tecnico-scientifico di estrema rilevanza alla causa civile avviata dalla società canottieri Bissolati“.
Una notizia definita “storica” dai due consiglieri, ma sulla quale “è calato un silenzio incomprensibile“. “Nessuno sa niente, nessuno dice niente. Ci chiediamo che fine abbia fatto il tanto declamato diritto alla trasparenza”.
Infine l’appello: “Rivolgiamo un pubblico appello al sindaco Andrea Virgilio”, concludono Ruggeri e Ravelli, “affinché siano resi pubblici i documenti relativi all’azione civile intrapresa dal Ministero per la Transizione Ecologica. La nostra richiesta è giustificata da fatto che tali documenti sono da tempo in possesso dell’Amministrazione comunale”.