Cronaca

Stretta sulla sicurezza:
controlli notturni interforze

Foto di repertorio

Non si ferma il lavoro delle forze dell’ordine, per rispondere alle problematiche di sicurezza che in queste settimane stanno tenendo in scacco la città. A questo proposito, si è svolta nella notte di venerdì un’azione di controlli interforze, che ha visto il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine cittadine: Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza. Sono state pattugliate strade, quartieri e centro storico, allo scopo non solo di garantire una presenza visibile, che scoraggiasse eventuali azioni criminose, ma anche di controllare i soggetti che nelle ore notturne si aggirano in città.

Del resto, molti sono stati gli episodi di aggressioni, risse, molestie e atti vandalici e altre azioni di micro-criminalità che si sono verificati nelle ultime settimane, e che stanno mettendo a dura prova la cittadinanza, ormai esasperata. Aggressioni quasi all’ordine del giorno, come quella che ha visto vittima un commerciante cremonese, con vetrina in corso Garibaldi, o quella che ha colpito una esercente incinta. O ancora, l’azione violenta contro un gruppo di 16enni, uno dei quali è rimasto ferito ad un occhio.

Ma molte altre sono le situazioni analoghe, alcune delle quali non vengono neppure denunciate: vicino a piazza Cadorna, nei giorni scorsi, è stata distrutta un’auto in sosta. Alcune notti fa due ragazze, mentre si trovavano in auto, sono state molestate da alcuni giovani, che davano manate alla carrozzeria per farle scendere. In quel caso, a salvarle è stato il tempestivo intervento delle forze dell’ordine. Solo uno dei tanti episodi di molestie che hanno visto come vittima ragazze giovanissime.

Dietro alla maggior parte di queste azioni, peraltro, ci sarebbe lo stesso gruppo di individui, che le forze dell’ordine hanno già identificato e che stanno cercando, con l’aiuto della prefettura, di arginare.

Ma chi sono? Secondo alcune testimonianze, sarebbero per la maggior parte minorenni, stranieri, e avrebbero la propria base d’azione ai margini del quartiere Po, tra il parco Sartori e quello dell’area ex Fornace Frazzi. Un gruppo numeroso, considerando che ad entrare in azione, in alcune delle circostanze, sono state più di dieci persone. Il gruppo gira spesso armato di bastoni, coltelli o altre armi improvvisate, e a volte agisce con il volto celato da passamontagna. Non un gruppo criminale organizzato, ma molto probabilmente una banda di ragazzini in condizioni di disagio sociale.

Laura Bosio

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