Cronaca

Fondazione Sospiro: "Ora cali
il silenzio sull'aggressione"

Un tifoso grigiorosso che partecipa al progetto di telecronaca inclusiva

Nel giorno del daspo a due ultras cinquantenni mantovani, arrivano notizie positive sullo stato di salute del ragazzo autistico aggredito lo scorso sabato mentre si stava recando allo stadio insieme ad altri componenti all’associazione Osvaldo Marcotti per assistere alla partita tra il Mantova e la Cremonese.
Il ragazzo, infatti, ospite della RSA Fondazione Sospiro, sta bene e ha già ripreso le sue  normali attività.
La notizia aveva suscitato per la sua natura un ampio clamore mediatico; ora da parte del presidente della struttura Giovanni Scotti arriva la necessaria richiesta di silenzio.

“Il nostro pensiero – ha affermato Scotti – è che, come giusto che sia, le persone violente debbano essere assicurate alla giustizia. Nel caso specifico però, secondo noi e parlando anche con i familiari del ragazzo, prima si chiude il sipario mediatico, meglio è per tutti. Questo anche a tutela della vittima, che peraltro ha preso la situazione con grande serenità. È un nostro residente, ma è una persona che non ha problematiche particolari ed è molto tranquillo”.
Il ragazzo, che ha una trentina d’anni, è ben conosciuto sia nel “suo” Sospiro che nei tanti ambiti in cui esprime i suoi talenti.

“Ha fatto un percorso personale importante – prosegue il presidente di Fondazione Sospiro – compreso l’inserimento al lavoro. E’ attivo anche in diverse attività sportive, per cui si rende conto benissimo che certe cose, purtroppo, nella vita possono succedere. Pertanto, secondo noi, la cosa migliore è che si spengano i riflettori su questa vicenda senza elevare troppo l’attenzione, sia per lui, sia per tutti”.
Andrea Colla

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