Trenord, piano anticrisi “No alla riduzione dei treni”
Il piano anti crisi di Trenord, che prevede la riduzione del numero di treni circolanti, accorpandoli nelle ore di punta, sopprimendone altri nelle ore di morbida e lo spostamento dei capolinea nelle stazioni periferiche di Milano, viola il contratto di servizio siglato tra Regione Lombardia e Trenord.
Per questo chiediamo alla Regione Lombardia, che ha sottoscritto il contratto decennale con Trenord, di minacciare il ritiro della concessione al gestore ferroviario. E’ bene ricordare che prima vengono gli interessi pubblici dei pendolari e dell’ambiente e poi gli interessi dell’azienda che, incapace di mantenere quanto sottoscritto, e per questo lautamente sussidiata con quasi un miliardo di euro all’anno dalla Regione, ora vorrebbe ripiegare su un piano penalizzante del servizio pubblico, indegno per la Regione più importante e popolata d’Italia.
Trenord pensi ad un riassetto organizzativo e ad un piano industriale serio che metta al centro la riorganizzazione operativa e una gestione efficiente del personale di bordo e delle officine. E’ inammissibile tale piano, dopo che la Regione ha speso 1,7 miliardi per mettere in servizio 190 nuovi treni ed ora trovarsi ancora in crisi.
Dario Balotta, Europa Verde referente trasporti