Giornata lavoratori anziani
L'elogio ai dipendenti comunali
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Tradizionale cerimonia questa mattina, in Sala dei Quadri di Palazzo comunale, per il conferimento degli attestati di merito agli ex dipendenti comunali cessati dal servizio o comunque collocati a riposo nel periodo tra il 13 novembre 2023 ed il 12 novembre 2024.
Il 13 novembre, ricorrenza di S. Omobono, Patrono di Cremona, è la data che, nel 1970, è stata scelta per la Giornata dei lavoratori anziani del Comune, iniziativa destinata a testimoniare la riconoscenza dell’Amministrazione ai lavoratori che cessano dal servizio dopo almeno 20 anni di attività prestata alle dipendenze del Comune o enti ad esso assimilati.
Erano presenti alla cerimonia il Sindaco Andrea Virgilio, il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo, il vice Sindaco Francesca Romagnoli, l’Assessore al Turismo Luca Burgazzi, l’Assessore all’Ambiente Simona Pasquali, l’Assessore al Commercio, Mobilità, Sport Luca Zanacchi, l’Assessore alla Sicurezza Santo Canale, il Presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti, i dirigenti, una rappresentanza della RSU e del Comitato Unico di Garanzia (CUG).
Hanno ritirato l’attestato e un biglietto per l’ingresso ai Musei Civici, consegnato dal Sindaco e dagli Assessori i seguenti ex dipendenti comunali: Loredana Taverna (Settore Politiche Educative, Istruzione); Maria Grazia Berlatti (Settore Politiche Educative, Istruzione); Dariella Paloschi (Settore Sport, Provveditorato Gare ed Economato); Adriana Botti (Settore Sport, Provveditorato Gare ed Economato); Mario Vescovi (Dirigente Settore Economico-Finanziario, Fiscalità locale e Statistica); Donatella Terzoli (Settore Risorse Umane); Irma Maria Strazzoni (Settore Economico Finanziario); Giuseppina Rossetti (Unità Direzionale Segretario Generale – Ufficio Archivio e Protocollo); Simona Alloni (Settore Urbanistica, Commercio, Artigianato, SUAP, SUE, Area Vasta); Daniele Rodondi (Settore Polizia Locale); Massimo Fedeli (Settore Polizia Locale); Maria Laura Capria (Settore Politiche Sociali).
Un applauso è andato ad Alberto Mazzoleni recentemente scomparso.
Agli ex dipendenti che non sono potuti intervenire, il riconoscimento sarà consegnato nei prossimi giorni.
Terminata la consegna dei riconoscimenti, rivolgendosi ai presenti, in particolare agli ex dipendenti, il Sindaco Andrea Virgilio, ricordando che oggi si celebra il Patrono della Città, Sant’Omobono, ha detto: “Prese a distribuire tutto ciò che gli era superfluo ai poveri, ai bambini, agli ammalati, al punto che tutti coloro che ricorrevano a lui per soccorso ne traevano aiuti concreti e parole di conforto. Si dice che Sant’Omobono dovette lottare contro le continue rimostranze della moglie. Nessun biografo ha saputo dire quando e con chi S. Omobono si fosse sposato, ma tutti sono concordi nel dipingere la consorte come donna avara e litigiosa, perennemente in contrasto con quel marito che le vuotava ogni giorno la dispensa per donare le vivande ai poveri, e che non aveva mai un soldo in tasca per le continue beneficenze.
Ed in tutti i miracoli dalla tradizione concordemente attribuiti a S. Omobono, la figura della moglie è presente quale elemento alternativo: ostacolo alle iniziative del marito finché raggiunta anch’essa dalla grazia divina, vinta dai miracoli, dalla pazienza e dalla mansuetudine del coniuge, non mutò infine il suo atteggiamento.
Ora io non so se è la verità, se nel racconto ci sono forzature, omissioni, so che a volte la storiografia, se deve interpretare, lo fa non sempre a vantaggio delle donne, anzi, allora ho sempre cercato di reinterpretare una dinamica, magari molto intima, non documentata e ho immaginato invece una moglie innamorata del marito, della sua generosità, all’eccesso, innamorata della straordinarietà di un uomo che poi è diventato un santo, ma questa sua accusa di egoismo l’ho sempre letta come concretezza, piedi per terra, equilibrio, buon senso.
E io credo che la straordinarietà sia l’eccezione, ma forse oggi anche il buon senso, l’equilibrio, lo stare al proprio posto, il mettersi a disposizione dell’altro, che siano i figli, un marito, un santo, che sia la città.
Ci sono più eroi nel domestico, nella vita di ogni giorno che in qualunque altro contesto e voi in questi anni avete contribuito a questo atto di straordinarietà.
Il Comune non è il suo Sindaco, la sua Giunta, noi attraversiamo questo Ente, formuliamo priorità provvisorie, a volte contribuiamo a cambiarla questa città, ma non ci passiamo una vita dentro.
E in realtà siete stati voi a generare cambiamenti, a dialogare con i cittadini, non nella straordinarietà di assemblee pubbliche, ma ogni giorno, sulle cose che riguardano la loro vita, le loro emergenze, i loro progetti, il loro futuro, su esigenze di risposte immediate non posticipate a promesse.
E lo fate come quella donna che deve tenere insieme tante cose, l’amore per i propri affetti, ma anche il bene comune, il rispetto della norma, dei tempi, del buon senso.
C’è in questo un bagaglio di esperienze, di umanità, di crescita personale, di fatiche, perché non è facile tenere insieme la vita familiare con quella lavorativa i gesti di attenzione verso i vostri familiari e quelli di rispetto verso i vostri colleghi.
Io quello che voglio trasmettervi oggi è una profonda gratitudine, quello che è cominciato per voi è un nuovo percorso e penso che tanti di voi metteranno in pratica le esperienze, le relazioni, la dedizione che avete avuto anche nei nuovi viaggi che riuscirete a fare”.