Distributori automatici bevande,
la chiusura anticipata resta tabù
Si è discusso anche della mozione sulle limitazioni da imporre ai distributori automatici di bevande presentata da Fratelli d’Italia, nella prima riunione della commissione consigliare Territorio e Sviluppo economico che si è tenuta lunedì pomeriggio in Comune, presieduta da Rosita Viola. Intenzione dell’amministrazione – spiega l’assessore Luca Zanacchi – è quella di dare risposte alle criticità più volte sollevate in merito al disturbo arrecato da chi frequenta queste strutture, pur nell’ambito di una normativa che non prevede obblighi di chiusura entro determinati orari.
Un tema che non è nuovo e che ritorna periodicamente: già nel 2021 la Lega aveva presentato una richiesta di stop a nuove autorizzazioni e a riduzione degli orari.
“La normativa li inquadra come negozi di vicinato – afferma Zanacchi – e a livello locale esiste un regolamento, che può essere modificato. I gestori di questi esercizi commerciali possono già ora essere oggetto di contravvenzione nel caso cui non vengano rispettate le regole.
“Con i gestori – ha aggiunto – abbiamo riscontrato alcuni elementi di criticità, ad esempio rispetto al decoro e alla pulizia di queste aree, tutte dotate di videosrveglianza. I gestori si sono detti disponibili a verificare il rispetto delle regole con le forze dell’ordine e l’amministrazione, attualmente sono circa una dozzina le attività di distribuzione automatica, soprattutto in centro. Continueremo a tenere alta l’attenzione, nell’ottica non solo della repressione, ma per promuovere stili di comportamento consoni”.
La norma ad oggi non impedisce ai distributori automatici e automatici di somministrare bevande alcoliche. Solo uno di quelli esistenti in città distribuisce alcolici, la cui erogazione in realtà viene bloccata dopo le ore 18.
Ma a quanto pare, a fronte di tante lamentele che si sono registrate negli ultimi anni, soltanto in un caso è stata presentata una denuncia formale al Comune in quanto a distrurbo della quiete pubblica e minaccia al decoro urbano: “Per limitare, come è successo per esempio in altri comuni, l’orario di apertura – afferma ancora Zanacchi – servono delle prove circostanziate e chiare, evidenti, portate agli organi competenti, quindi penso polizia locale e forze dell’ordine, circa il verificarsi di assembramenti piuttosto che situazioni di rischio.
“Dall’ultima nostra indagine e verifica, ad oggi risulta solo una segnalazione formale arrivata appunto per situazioni di schiamazzi notturni, in un’area che oltre alla presenza di un distributore automatico, vede anche la presenza di altri esercizi commerciali. Quindi, davanti a comprovate situazioni che potrebbero in qualche misura portare disordine o comunque fastidio, si può eventualmente andare ad applicare delle ordinanze che limitano l’orario di apertura, per un tempo limitato però per legge”.