Cracco alla Festa del torrone: dolce
che va celebrato tutto l'anno
Lo chef Carlo Cracco intervistato dal critico gastronomico Edoardo Raspelli racconta la sua esperienza dell’alta cucina in occasione della Festa del Torrone in corso nel centro di Cremona fino a Domenica 17 Novembre.
Dalla gavetta a uno dei cuochi più famosi al mondo Carlo Cracco nato a Vicenza, classe 1965, dopo l’istituto alberghiero cucina da Gualtiero Marchesi a Milano (1986). Dopo una serie di stage da Alain Ducasse a Montecarlo e Alain Senderens a Parigi, è chef dell’Enoteca Pinchiorri a Firenze (1991).
“Il torrone, come il panettone sono due dolci natalizi – racconta Chef Cracco – ma che si possono e devono valorizzare tutto l’anno. Noi lo crediamo stagionale ma all’estero è considerato come dolce buono in ogni occasione. È molto polivalente ed è adatto non solo come dolce ma anche all’interno di preparazioni salate”.
Alle porte del Natale e durante la kermesse che celebra uno dei dolci immancabile sulle tavole come sarà il menù di Chef Cracco? “Nel menù di natale sono tradizionale, mi piace trovare le cose che si facevano una volta, dai tortellini al cappone, cose semplici che facciano celebrare il natale e non solo la tavola, quindi è fondamentale la tradizione”.
Torna inoltre dal 21 Novembre la terza stagione di Dinner Club un Viaggio dello stivale di 550km dove il cibo rappresenta uno strumento di conversazione per scorpirsi e ridere. Si parte dall’Appia Antica, attraversando Lazio, Campania e Basilicata, per poi arrivare a Brindisi “è un viaggio gastronomico, che racconta le tradizioni culinarie dell’Italia” e alla scoperta dei gusti dei protagonisti che saranno Christian De Sica, Emanuela Fanelli e Rocco Papaleo affiancati da due volti dalle scorse edizioni, Antonio Albanese, Sabrina Ferilli e Corrado Guzzanti.
Ma Cremona non è solo il luogo della nascita del Torrone è anche fulcro di grandi produzioni “ha una grande capacità di trasformazione, dalle salme ai formaggi arrivando fino al torrone. Qui è il regno di svariate eccellenze”.
“É un onore avere alla Festa del Torrone uno degli chef più amati e iconici della ristorazione italiana – commenta Stefano Pelliciardi, SGP Grandi Eventi, organizzatore – un ambasciatore della nostra tradizione culinaria e che racconta, anche attraverso i suoi progetti televisivi le eccellenze della nostra tradizione così come vuole fare questa kermesse che da 27 anni celebra il Torrone un dolce amato anche oltre oceano”.