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La Juvi lotta fino alla fine,
ma vince Milano 83 a 79

Federico Massone in campo con Urania Milano

Urania Milano e Ferraroni Juvi Cremona danno spettacolo al Pala FitLine di Desio. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto mantenendo la gara in equilibrio fino all’ultimo minuto. La Juvi cede in un finale in cui la grande esperienza di Alessandro Gentile fa la differenza, ma torna a casa con la consapevolezza di aver trovato gioco e smalto. Finisce 83 a 79. 

Due stati d’animo opposti per le due contendenti: Milano arriva da tre vittorie consecutive, al contrario della Ferraroni, che vuole rialzarsi dopo tre sconfitte consecutive.. Coach Bechi schiera in partenza i due americani Brown e Polanco, con Morgillo, La Torre e Barbante. Dall’altra parte Potts, Udanoh, Gentile, Amato e Leggio. E comincia bene proprio Cremona che si porta avanti nei primi minuti lottando con energia in difesa e monetizzando in attacco per il +6 sul 5-11. L’Urania non ci sta e al rientro dal time out trova un parziale di 12 a 0 che vale il sorpasso. Anche se ancora una volta le percentuali non assistono Cremona, costretta a fare gli straordinari ad ogni azione per trovare il canestro, la Juvi si mantiene a contatto con Milano. Il primo quarto si chiude 22 a 19 per i padroni di casa. Cremona nel primo tira 3/8 da tre e 5/15 da due.

Milano torna ad allungare in avvio di secondo portandosi sul +9 massimo vantaggio della partita. Con il ritorno dei due americani in campo e la prima tripla di Tortù, la Juvi torna sul -6 a metà del periodo (34-28). Milano esaurisce il bonus quando mancano 5′ al riposo e Cremona approfitta del vantaggio per rientrare fino al -1 grazie a 5 punti di Brown e un canestro di Morgillo. La Juvi procede a fiammate, alternando buoni momenti a passaggi a vuoto, e soprattutto concedendo troppo spazio ai tiratori di Milano che dalla distanza si riprende un +7 a 24″ dalla pausa. Morgillo chiude il tempo con altri due punti per la Juvi che rientra negli spogliatoi a -4 sul 46 a 41. Per i gigliati ci sono 11 punti di Brown e 7 di Polanco.

Un parziale di 7 a 2, che si chiude con una tripla di Polanco, riporta Cremona in parità in avvio di terzo quarto (48-48). Ma Milano risponde con Cesana dall’arco e un libero concesso per un antisportivo fischiato a Bertetti. La Juvi mette in campo energia e tutta la determinazione possibile per provare a conquistare due punti preziosi ed è lesta ad approfittarsi del primo passaggio a vuoto dell’Urania trovando nuovamente la parità con Barbante sul 61 a 61 e il sorpasso poco dopo grazie alla bomba di Massone con cui si va all’ultimo riposo (63-64).

Barbante carica la panchina con la sua stoppata numero tre, mentre Brown entra in fiducia e va a prendersi il massimo vantaggio Juvi (65-69). Milano ritrova la parità a cronometro fermo e rimette in equilibrio la partita. Due errori dalla distanza di Cremona e in attimo l’Urania si riporta a +4 sul 78-74, Brown regala ai suoi il -2 con cui Cremona si avventura nell’ultimo minuto di gioco. Sono Gentile e Maspero a far la differenza in un finale che premia i padroni di casa, sono 5 i punti che dividono le due squadre a 16″20 dalla sirena. Bertetti mette la bomba del -2, ma Potts rimette due possessi di distanza dalla lunetta e la chiude 83 a 79.

I migliori a referto per Cremona sono ancora una volta i due americani, Brown con 19 e Polanco con 16 e 5 assist. Il migliore a rimbalzo è Morgillo, ma ci sono anche le tre stoppate di Barbante, autore anche di 8 punti e 4 rimbalzi.

Cristina Coppola

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