Dal 12 al 14 novembre Teresa
Mannino sul palco del Ponchielli
Teresa Mannino torna al Teatro Ponchielli, per aprire la Stagione di prosa con Il giaguaro mi guarda storto, in scena il 12, 13 e 14 novembre (ore 21). Uno spettacolo che è un racconto dall’infanzia alla difficile relazione che abbiamo con l’attesa, dalla perplessità nei confronti degli animali umani alla stima per le formiche, il filo conduttore sarà il desiderio, stupore vitale che accende sogni, infuoca cuori e libera movimento.
Per l’inaugurazione della Stagione di Prosa sarà presentata nel foyer del Teatro: un Panettone in edizione speciale e limitata, targato Sperlari&Paluani, dedicato al pubblico del Ponchielli. Il Panettone e la preziosa confezione regalo verranno presentati agli spettacoli di Teresa Mannino.
“Ritorno sui palchi dei teatri piena di desideri, racconti e interrogativi” sottolinea Mannino. “Il primo desiderio è quello di ritrovarvi, scambiare sguardi con ogni spettatrice e con ogni spettatore seduto in platea dalla prima all’ultima fila, nessuno escluso, per scoprire chi siamo diventati dopo questa assenza epocale.
Dai racconti d’infanzia alla difficile relazione che abbiamo con l’attesa, dalla perplessità nei confronti degli animali umani alla stima per le formiche, il filo conduttore sarà il desiderio, stupore vitale che accende sogni, infuoca cuori e libera movimento.
Durante il nostro incontro potrete danzare con me, guardare in silenzio, fare domande o dare risposte. Potrete anche chiudere gli occhi, ascoltare le mie parole come fossero una ninna nanna e addormentarvi, l’importante è non smettere di sognare e tenere gli occhi ben aperti una volta fuori dal teatro”.
Autrice e attrice comica siciliana, Mannino con uno sguardo unico e originale osserva e racconta ciò che accade nel mondo piccolo delle relazioni private e in quello grande dello scenario pubblico.
I suoi monologhi sono rigorosamente autobiografici, ma mai narcisistici, le sue gag di siciliana trapiantata al nord, il suo sguardo lucido e disincantato sul rapporto che lega gli uomini alle donne (o le donne agli uomini?), le madri alle figlie, restituiscono una delle fotografie a più alta definizione dell’Italia contemporanea.
Porta sul palco la sua ironia graffiante con acuta intelligenza e autentica passione coniugando una raffinata tecnica attoriale e una rara capacità di improvvisazione. Sazia, stordita, consumista, incapace di guardare al di là del proprio naso, la società che Teresa Mannino disegna con gestualità precisa e micronarrazioni esplosive ha urgente bisogno di guardarsi senza indulgenza e autocompiacimenti allo specchio.
Il suo percorso artistico si snoda tra teatro, televisione, radio e cinema. Fortemente legata alla sua terra, laureata in filosofia, ha studiato teatro a Milano, la sua città d’adozione.