Cronaca

Carabinieri all'Itis di Cremona
per raccontare la Resistenza

L’importanza di raccontare il passato, affinché ciò che è stato non vada a ripetersi.

È stato un incontro partecipato quello che si è tenuto nella mattina di venerdì nell’aula magna dell’Istituto Torriani di Cremona, dove alcune centinaia di studenti di diverse scuole cittadine hanno potuto ascoltare alcune importanti testimonianze.

Il convegno, dal titolo “l’arma dei carabinieri nella guerra di liberazione” è stato organizzato dal colonnello e comandante provinciale di Cremona Paolo Sambataro, con la collaborazione del Provveditorato e dell’ITIS, e ha avuto come focus l’importante ruolo giocato dal corpo armato durante la resistenza.

“Un evento di fondamentale importanza – afferma il provveditore di Cremona Imerio Chiappa – perché parliamo non solo di storia, i nostri ragazzi devono conoscere la storia, ma di qualcosa che è successo anche a Cremona; approfondiremo oggi il tema, capendo come l’arma dei Carabinieri abbia tutelato la popolazione cremonese in un momento molto, molto difficile”.

“I nostri ragazzi affrontano in questo modo un percorso – conferma la preside dell’Itis Torriani di Cremona Simona Piperno – che è di cittadinanza attiva, di consapevolezza, di educazione civica; anche, perché no, un percorso di orientamento di sviluppo personale dello studente”.

Presenti alle due ore di incontro diverse figure di spicco del panorama istituzionale e religioso cittadino, come il prefetto Antonio Giannelli, il sindaco Andrea Virgilio e il Vescovo Monsignor Antonio Napolioni.

Diversi i relatori; tra loro il presidente del Tribunale Militare di Verona Vincenzo Santoro, lo storico Fabrizio Superti, la direttrice dell’archivio di Stato di Cremona Valeria Leoni e il docente di storia contemporanea Gianluca Albergoni.

Un modo diverso per parlare con gli studenti di tematiche, almeno apparentemente, distanti da loro.
“Sicuramente questa tematica è molto importante – concorda Riccardo Ronco, studente di quinta al liceo delle scienze applicate dell’Itis – perché al giorno d’oggi la giustizia non viene sempre rispettata come dovrebbe; penso quindi che essere qui, a questo convegno, è un modo per capire quanto l’Istituto Torriani si sia impegnato per la promozione della legalità e del senso civico. Incontri come questi devono essere assolutamente promossi”.

“Credo molto che la memoria sia la base del nostro futuro – conclude il provveditore Chiappa – e, pertanto non possiamo perderla. Dobbiamo far sì che i nostri ragazzi capiscano l’importanza di ciò che è stato per pensare a ciò che sarà per il loro domani”.

Andrea Colla

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