Trasporto Pubblico Locale: venerdì
8 novembre sarà sciopero nazionale
Il prossimo 8 novembre, le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale incroceranno le braccia per 24 ore in tutto il territorio nazionale, con una manifestazione a Roma. Lo sciopero, promosso da FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti, FAISA CISAL e UGL, non prevede il rispetto delle consuete fasce di garanzia, fatta eccezione per i servizi essenziali come il trasporto per persone con disabilità e il trasporto scolastico per materne e scuole elementari.
La mobilitazione nasce dalla richiesta di un rinnovo contrattuale ormai imprescindibile per oltre 150 mila lavoratori del settore, che operano in condizioni di crescente precarietà, aggravate dai tagli al Fondo Nazionale dei Trasporti, ridotto di oltre 1,5 miliardi di euro nell’ultimo decennio. La crisi del TPL non è solo questione di retribuzioni inadeguate e turni insostenibili: è una questione di dignità e sicurezza per i lavoratori e di qualità del servizio per i cittadini.
“Siamo giunti a un punto di rottura, il clima nelle trattative nazionali e locali è ormai molto conflittuale – spiega Mohamed Ben Halla, segretario generale FILT CGIL Cremona –. I continui tagli hanno reso il settore poco attrattivo, e la carenza cronica di autisti non solo peggiora le condizioni lavorative, ma compromette la sicurezza dei lavoratori, sempre più esposti a episodi di aggressione. Chiediamo al Governo di intervenire con un piano di riforma del trasporto pubblico, che restituisca dignità professionale ai lavoratori e garantisca ai cittadini il diritto alla mobilità. Senza investimenti adeguati, non si può parlare di mobilità sostenibile e di qualità.” Lo sciopero dell’8 novembre è dunque un appello per riportare il trasporto pubblico locale tra le priorità dell’agenda politica nazionale, con risorse e riforme che diano una risposta concreta tanto ai lavoratori quanto ai cittadini.