La Juvi si arrende a Piacenza,
troppi sprechi e rimbalzi concessi
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Una Juvi opaca fatica inaspettatamente contro l’Assigeco Piacenza che ha il merito di crederci e non mollare mai. Cremona la tiene in partita per tutta la gara concedendo troppo, complice anche qualche scelta arbitrale discutibile. La squadra di coach Bechi spreca l’impossibile e regala palloni e rimbalzi agli avversari e nel finale non riesce più a prendere in mano la partita nonostante il ventello abbondante di Polanco. Finisce 68 a 72 con gli ospiti che festeggiano i primi due punti in campionato.
Ancora assente Massone, è Bertetti a partire in cabina di regia in un quintetto composto da Brown, Polanco, Morgillo e Tortù. In avvio meglio Piacenza che si porta subito sul 7 a 4. Risponde poi la Juvi chiudendo le maglie in difesa e prendendo per la prima volta il comando grazie a un gioco da tre punti di Polanco per il 9 a 7 dei gigliati. Dopo qualche passaggio a vuoto, la Juvi prende le misure e allunga fino al +6. Il quarto si chiude 22 a 17 con 8 punti e tre assist per Isiah Brown, per gli emiliani ci sono 7 punti per Grimes, osservato speciale dalla difesa oroamaranto.
Piacenza mette in campo grinta ed energia, provando così a compensare il divario tecnico con la squadra di coach Bechi, che non può permettersi cali di concentrazione. Tanta difesa e pochi punti nei primi 5′ del secondo periodo con 7 punti ciascuno e gran lavoro in area. Il quarto corre via senza un padrone, con una Juvi un po’ sprecona e l’Assigeco più prolifica dalla lunetta, 13 su 19 contro i 7/12 di Cremona. Le squadre rientrano negli spogliatoi con Tortù e compagni avanti 34 a 30. Il migliore è ancora una volta Brown con 11 punti e 4 assist in poco più di 17 minuti di gioco, 6 ne mettono Tortù e Morgillo, 5 Polanco che nel secondo periodo viene richiamato in panchina dopo soli 2′ per aver commesso il terzo fallo.
Parte meglio Piacenza nel terzo che riesce per la prima volta da inizio gara a mettere il piede avanti, mentre la Juvi perde palloni e lucidità, concedendo agli ospiti di trovare fiducia. Cremona sfrutta la serata positiva dei suoi due americani, autori di 7 unti in due nei primi minuti, ma non riesce a trovare lo spunto per prendere un consistente vantaggio. Si va all’ultimo riposo con Cremona in vantaggio 47 a 46. Un divario risicatissimo per una partita ancora senza un padrone.
Si scaldano gli animi ad inizio quarto periodo, con coach Bechi che dalla panchina prova a farsi sentire con gli arbitri che lasciano correre troppi contatti. Piacenza ha il merito di crederci sempre e lottare su tutti i palloni. Polanco limita i danni con tre bombe di fila con cui tiene accesa la Juvi nel momento in cui l’Assigeco prova a scappare. Quando mancano 3′ alla sirena Piacenza è avanti di due possessi, ma Bertetti sigla il pareggio trasformando due passaggi in lunetta (64-64). L’Assigeco ci crede e ci mette più garra, Cremona deve provare a rimediare a una prestazione opaca recuperando quattro punti in meno di un minuto, ma ancora una volta la voglia di vincere degli ospiti fa la differenza e il divario aumenta fino al 68 a 72 con cui si chiudono i giochi.
Cremona manda due soli uomini in doppia cifra, gli americani Polanco con 22 e Brown con 16, ma il dato che più sorprende sono le 24 palle perse della Juvi e i 18 rimbalzi offensivi che fanno la differenza. Piacenza male dalla lunetta con 21 liberi segnati su 39 concessi, mentre Cremona ne trasforma 15 su 20.
Cristina Coppola