“Voleva cacciarmi e abbiamo litigato
Mi ha accoltellato e mi sono difeso”
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“Abbiamo litigato perché non mi voleva più in casa. Voleva buttarmi fuori. Ci siamo insultati, poi ci siamo picchiati e a quel punto lui ha preso un coltello e mi ha ferito. Io ne ho preso un altro e mi sono difeso”.
Così Marco Viti, 48 anni, ha spiegato al gip nell’interrogatorio di garanzia in carcere cosa sarebbe successo lunedì nell’abitazione di via Patrioti al quartiere Borgo Loreto dove risiedeva Paolo Gamba, 44 anni, accoltellato a morte dall’amico che da due giorni stava ospitando a casa sua. Da una decina di giorni Viti era uscito dal carcere e aveva bisogno di aiuto perché non sapeva dove andare. Non era la prima volta che Gamba lo accoglieva.
Lunedì, però, Gamba non lo voleva più. Gli aveva chiesto di andarsene, e da lì è scoppiato il litigio che avrebbe portato i due ad armarsi di coltello. Marco Viti, un passato da tossicodipendente e con gravi problemi di salute, è assistito dall’avvocato Paolo Rossi. “Il mio cliente è ancora molto confuso”, ha detto il legale. “Fa fatica a parlare e a stare in piedi. Si ricorda a pezzi cosa è successo, ma ha sostenuto di essersi difeso”.
Ora il legale raccoglierà tutte le informazioni cliniche sullo stato di salute di Viti, dopodiché chiederà il trasferimento dal carcere in una struttura più adeguata.
Sara Pizzorni