"Qui a Valencia la conta
delle vittime non si fermerà"
Un disastro climatico sta provocando una strage in Spagna, nella comunità valenciana. Alluvioni, fiumi solitamente in secca straripanti acqua e fango, hanno messo in ginocchio città e provincia provocando almeno 70 morti, oltre ad un numero indefinito di dispersi. Il governo spagnolo ha già dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
L’emergenza non si placa, l’allerta coinvolge anche Barcellona e nei prossimi giorni si temono nuovi acquazzoni anche su Valencia. Libero Passera, 58 anni originario di Torricella del Pizzo, da 30 anni valenciano d’adozione, racconta le ultime ore d’inattesa emergenza. “La conta delle vittime purtroppo non si fermerà alle 70 di oggi. Ci sono molti dispersi. In diversi paesi della comunità valenciana il maltempo è stato devastante. Son caduti 450 millimetri d’acqua in circa due ore”.
“La pioggia, i fiumi prima in secca poi esondati hanno fatto dei danni pazzeschi. Qui la situazione soprattutto martedì sera era critica. Le autorità hanno dichiarato l’emergenza troppo tardi, la gente era tutta in giro, le scuole erano aperte, un caos gravissimo”: aggiunge Libero Passera.
“Io, che guido pullman – prosegue il torricellese -, sono rimasto bloccato per tutta la notte, in strada, non potendo uscire dal mezzo. E tutte le vie erano bloccate, tutte allagate”.
La preoccupazione non finisce, nei prossimi giorni è previsto ancora maltempo: “Adesso speriamo che si normalizzi, anche se nel fine settimana si temono ancora acquazzoni. Vedremo cosa accadrà, sperando di essere più preparati ad affrontare una nuova emergenza”.