Cronaca

"Come un film horror": Giorgia
racconta il disastro di Alaquàs

E’ drammatica la testimonianza che arriva da Alaquàs, cittadina gemellata con Cremona,  a pochi chilometri da Valencia dove dalla scorsa notte si è scatenato un inferno di pioggia e fango che ha paralizzato la città e il territorio circostante causando un numero ancora imprecisato di morti.

Le voci sono quelle di Giorgia Cittadella e Giorgia Torre, cremonesi che si trovano nella cittadina spagnola da luglio per un progetto di volontariato internazionale nel Dipartimento del Comune che si occupa dei Giovani. L’esperienza dovrebbe protrarsi fino al prossimo giugno.

“Sembra veramente un film horror – racconta Giorgia Cittadella –  perché le strade sono occupate da macchine distrutte e la cosa grave è che non abbiamo conoscenza del numero reale dei morti perché può darsi che ci siano ancora corpi bloccati nelle auto e questa è la cosa sicuramente che fa più paura, oltre al vedere come andranno  i prossimi giorni perché è prevista ancora pioggia”.

“Stiamo in uno stato di allerta perché la situazione qui è catastrofica. Le strade sono completamente bloccate da auto ammassate l’una sopra l’altra, i negozi sono completamente distrutti, le strade sono piene di fango, di acqua e ancora non si può camminare. Tanto più non potremo andare a lavorare perché il nostro ufficio è andato completamente distrutto. Stamattina siamo andate lì a vedere la situazione, tutto inondato, tutto andato perso”.

“Il momento peggiore – continua Giorgia –  è stato la scorsa notte, perché improvvisamente è arrivata un’ondata di acqua e in 5 minuti ha raggiunto un metro di altezza.

L’acqua è entrata nelle case, chi abitava al piano terra, non sapeva come agire appunto perché è stato improvviso. Noi siamo state fortunate perché abitiamo al secondo piano e l’acqua non ha raggiunto quest’altezza, però si sentivano urla, l’acqua era altissima e adesso abbiamo ancora paura”.

Il Wi-Fi non funziona, le linee dei cellulari non tengono e ieri sera per un’ora e mezza la luce se n’è andata in tutto il comune. “Questa mattina abbiamo provato a chiamare il nostro tutor, ma era impossibile comunicare con lui perché entrambi non avevamo connessione, perché tutti i pali, tutti i lampioni, i fili della luce e della corrente sono andati distrutti”.

Uno scenario che fa pensare a quanto vissuto in anni recenti durante il periodo del Covid: “Sono andati distrutti tutti i supermercati, solamente uno questa mattina era aperto. Ovviamente tutta la popolazione si è diretta in quell’unico supermercato che si è presto svuotato. Questo mi ha ricordato quando in Italia c’è stato l’allarme Covid … A Valencia è stato comunicato che avrebbero interrotto l’acqua, e quindi gli scaffali dell’acqua in bottiglia erano completamente vuote; non c’era verdura, non c’era frutta, tutto  scomparso …  noi avevamo fortunatamente fatto spesa, abbiamo cibo, abbiamo da bere, però nei prossimi giorni non sappiamo come faremo…”

Giovanni Palisto – Giuliana Biagi

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...